Ha giurato a Montecitorio di fronte alle camere riunite in seduta comune Sergio Mattarella, XIII Presidente della Repubblica Italiana. La cerimonia preceduta dal passaggio in corteo del Capo dello Stato che è stato salutato da migliaia di persone nel suo passaggio per le strade di Roma, ha visto attenderlo all’ingresso il presidente del Senato Elisabetta Casellati e quello della Camera Roberto Fico.

Il discorso dinnanzi ai grandi elettori è stato interrotto continuamente dagli applausi di deputati e senatori, fino alla standing ovation finale con un applauso interminabile, forse il più fragoroso e lungo della storia della Repubblica.

«È per me una nuova chiamata, inattesa, alla responsabilità; alla quale tuttavia non posso e non ho inteso sottrarmi. Ritorno dunque di fronte a questa Assemblea, nel luogo più alto della rappresentanza democratica, dove la volontà popolare trova la sua massima espressione. Vi ringrazio per la fiducia che mi avete manifestato chiamandomi per la seconda volta a rappresentare l’unità della Repubblica».