Scuole aperte nelle grandi città come Cosenza, Catanzaro, Rende, Corigliano Rossano, Crotone, Lamezia Terme. I sindaci hanno deciso di procedere con una scelta condivisa, nonostante nei piccoli centri sia corsa alla blindatura della scuola dopo l’impennata di casi Covid, al termine di un confronto tra i sindaci in videoconferenza sottolineando, come ha dichiarato Marcello Manna, presidente di Anci Calabria che è «inutile varare ordinanze contro legge. Le ultime norme parlano chiaro: la chiusura si può disporre solo in caso di zona rossa».
Dello stesso tenore anche il giudizio del sindaco di Castrovillari, Domenico Lo Polito, che a differenza dei collegi del territorio, che hanno varato ordinanze di ripartenza della scuola con didattica a distanza, ha sottolineato come apprezzi il «messaggio che arriva dal governo nazionale, vale a dire si chiudono gli stadi non si chiudono le scuole perchè nelle scuole si cresce e non diversamente». Dai dati in possesso del primo cittadino, che poi sono la copia di ciò che è accaduto a livello nazionale, la crescita dei contagi ha coinciso con la chiusura delle scuole e il periodo di festività natalizie. «La scuola è un luogo sicuro – ha ribadito nel corso di una intervista video a Qui Cosenza – In due anni non ho mai ricevuto una richiesta da parte dei genitori che mi dicono chiudiamo le scuole calcio, le palestre, le scuole di ballo, chiudiamo solo le scuole». Negli istituti scolastici le «regole sono così ferree che il contagio non è possibile» ha aggiunto.
Ma proprio per garantire «al massimo la sicurezza» – ha aggiunto Lo Polito – il comune ha comprato dei tamponi per «il tracciamento del personale scolastico e alunni affinchè ci siamo un tracciamento vero, reale». Tamponi che ritorneranno ad essere fatti presso l’area mercatale in maniera gratuita esclusivamente per il personale scolastico, a partire dalla prossima settimana presso l’area mercatale con l’ausilio della Croce Rossa Italiana.