La Regione smaschera le Civiche su Campolescia. Lo Polito: denunciano reati che poi non esistono

Lopolito conferenza discarica

Lopolito conferenza discarica

 

CASTROVILLARI – C’è un documento ufficiale della Regione Calabria (procotollo n°388691) che smentisce categoricamente la campagna mediatica montata nei giorni scorsi dall’associazione Solidarietà & Partecipazione in merito alle questioni riguardanti la discarica di Campolescia e la sua presunta riapertura, aumento della capacità di abbanco, ed opere murarie che il Comune di Castrovillari avrebbe in corso d’opera non rispettando quanto stabilito dal progetto regionale che ha avuto l’autorizzazione ed il finanziamento da un milione di euro. Il Dipartimento Ambiente e Territorio, rispondendo proprio alla sollecitazioni di Ferdinando Laghi che per conto dell’associazione cittadina aveva denunciato alcune difformità del progetto, ha evidenziato come «allo stato attuale i lavori effettuati sono in linea rispetto a quanto autorizzato dal DDG n°11591 del 08/08/2015 e riguardano esclusivamente la messa in sicurezza della discarica». A seguito di una informativa che era stata prodotta dagli ambientalisti e che conteneva «osservazioni in merito a presunte incongruenze riguardanti il progetto esecutivo e le relative lavorazioni effettuate presso la discarica» il Dipartimento ha effettuato, attraverso Arpacal, alcuni sopralluoghi (nei giorni 18 e 27 novembre ed il 2 dicembre) presso il sito di Campolescia e presso gli Uffici del Comune di Castrovillari verificando che «anche gli argini realizzati lungo il perimetro della discarica (e che l’associazione aveva denunciato come non conformi al progetto, ndr) – che ad oggi risultano essere in rilievo rispetto al piano di campagna e, quindi, secondo quanto segnalato, in difformità rispetto alla prescrizione di cui al punto 1 dell’allegato I del DDG 11591/2013 – essendo funzionali al migliore contenimento delle acque meteoriche durante la fase di coltivazione della discarica, saranno rimossi a chiusura della discarica, con l’utilizzo del terreno degli argini come materiale per la realizzazione dello strato superficiale del pacchetto di chiusura». Un documento che è arrivato ieri al protocollo del Comune e che si aggiunge alle precisazioni che il Sindaco, Domenico Lo Polito, l’assessore all’ambiente, Pasquale Pace, ed il responsabile dell’Ufficio Ambiente del Comune di Castrovillari, Franco Bianchimani hanno inteso esplicitare nella conferenza stampa di oggi pomeriggio nella Sala giunta del Palazzo di Città. Le stesse osservazioni dell’associazione a cui fanno capo le Liste Civiche «per due anni hanno bloccato il progetto al nucleo Via» ed oggi ritornano ad esaminare «quei pareri già acquisiti» e che evidenziano che «quanto denunciato non corrisponde al vero» dichiara Lo Polito, che si è detto «veramente amareggiato» per il clamore mediatico sollevato e che «Castrovillari non merita». L’operazione che sta affrontando il Comune è di «messa in sicurezza» di un sito che è rimasto uno dei tredici in Calabria ad essere difforme dalla normativa europea e che ha ricevuto l’ok dalla Regione proprio per la sua natura di bonifica definitiva di un sito che prima di questa azione era una bomba ecologica. In più la capacità di conferimento – indicata espressamente nell’Autorizzazione Integrata Ambientale – è di sole «venti tonnellate» giornaliere che corrispondono alla produzione di indifferenziato che oggi il Comune di Castrovillari è autorizzato a conferire presso Calabria Maceri a Rende. Fino ad oggi l’Ente pagava più di un milione di euro per smaltire il percolato che era la risultante del danneggiamento della discarica dopo l’incendio del 2008 che portò al sequestro dell’area. Dissequestro avvenuto ad opera della Procura conseguentemente al progetto di messa in sicurezza per il quale il Comune di Castrovillari ha ricevuto il finanziamento regionale che servirà a tombare la discarica e realizzare le opere di urbanizzazione attorno al sito. Dunque Lo Polito si è chiesto perchè qualche giorno si è dovuto «inquinare il centro portando trattori e bloccando una cittadina per denunciare il nulla?» se poi i reati contestati «non esistono». La discarica così com’è è «una ferita sul territorio» dove insiste il distretto agroalimentare che esiste da 13 anni e che oggi si avvia ad essere sanata. Ecco perchè se qualcuno dice il contrario – come scritto alla Procura della Repubblica, alla Procura Regionale della Corte dei Conti, all’assessore all’ambiente della Regione Calabria, Antonietta Rizzo, ed al Sindaco di Castrovillari, Domenico Lo Polito, dai dirigenti regionali, Gabriele Alitto e Orsola Reillo – non sa di cosa parla. Per questo chiosa il Sindaco è meglio che «il medico faccia il medico, l’avvocato faccia l’avvocato»forte del documento regionale che smentisce la campagna mediatica di questi giorni.