La centrale del Mercure resterà aperta. Rigettati i ricorsi degli ambientalisti e dei Comuni di Rotonda e Viggianello

centrale mercure

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CATANZARO – Sconfitti tre volte nella stessa giornata. I ricorsi presentati dai Comuni di Viggianello e Rotonda e Wwf (ritenuti inammissibili) e Associazione Forum Ambientalista (rigettato) sono stati boccati dal Tribunale amministrativo regionale della Calabria con sentenze pubblicate in data 17 novembre. Dunque la Centrale del Mercure potrà continuare la sua attività all’interno del territorio comunale di Laino Borgo. L’iter autorizzativo, oggetto di numerose battaglie legale animate dagli ambientalisti che si oppongono alla entrata in funzione del presidio energetico in pieno Parco Nazionale del pollino, è arrivato ad essere discusso finanche dal Consiglio di Stato. Il procedimento è giunto alla Presidenza del Consiglio dei ministri, che, in data 11 giugno 2015, ha deliberato che «sussiste la possibilità di procedere alla riattivazione e all’esercizio di un impianto di energia elettrica alimentato a biomassa vegetale prodotta in via diretta con l’esclusione di prodotti qualificabili come rifiuti, della potenza di 35 MW elettrici, nel Comune di Laino Borgo (CS), a condizione che siano rispettate le prescrizioni impartite in sede di conferenza di servizi; che siano attuate le disposizioni contenute nell’accordo di compensazione sottoscritto il 14.10.14 e che, con riferimento all’art. 11 dell’Accordo stesso, in sede di approvazione del Piano per il Parco da parte delle Regioni interessate venga apposta espressa deroga relativamente alla potenza installata».