L’ultimo saluto a Mario Rosa, l’uomo giusto del foro

funerale mariorosa

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CASTROVILLARI – C’erano i colleghi del foro castrovillarese, vestiti con la toga, i Cavalieri del Santo Sepolcro, tanti amici e conoscenti attorno alla famiglia per l’ultimo saluto alla figura di Mario Rosa, scomparso prematuramente ieri. Tanti sacerdoti di Castrovillari che lo hanno conosciuto ed i vescovi di San Marco Argentano, Mons. Leonardo Bonanno, e di Cassano all’Jonio (che ha presieduto la liturgia funebre), Mons. Francesco Savino, hanno vissuto insieme ai familiari la liturgia celebrata nella Parrocchia dei Sacri Cuori. «La morte è una presenza che necessita della nostra presenza» – ha detto Mons. Savino – che ha approfondito il mistero del dolore e della morte come uno spazio dove «il silenzio, quello vero, comunica più delle parole». E’ in questo silenzio che la «Parola di Dio diventa lampada davanti ai momenti più oscuri della vita». La morte che «rompe le nostre relazioni affettive, quotidiane, di condivisione» e che fa interrogare l’uomo sul «senso» della vita, ci chiama ad entrare «nella verità della vita» e ci ricorda che «la morte non è l’ultima parola sulla vita. L’ultima parola è la resurrezione». C’è una realtà della «fragilità che ci accomuna tutti» ha ricordato il Presule di Cassano e «imparare a vivere significa imparare a trovare equilibrio tra il nostro vivere e le nostre fragilità». Partendo dalla liturgia esequiale ha sottolineato la figura del «giusto» che è colui che «dice amen di fronte agli eventi della vita» che «crede nonostante tutto». Mario Rosa ha «sempre speso la sua competenza a favore dei cittadini. Ha servito la giustizia e non si è servito di essa. Non ha sciupato la vita» ha aggiunto Mons. Savino testimonianza di un uomo che ci interroga sulla «respomsabilità» che ciascun uomo deve avere «nel suo ambito, nella sua professione e vocazione». E citando un grande Santo ha invitato la famiglia a dire «grazie» per il tempo vissuto insieme al loro caro. Alla fine della funzione religiosa lo hanno ricordato il Presidente dell’Ordine degli Avvocati, Roberto Laghi, ed alcuni colleghi ed amici.