L’Atletica Leggera entra in carcere grazie al progetto “Arcobaleno”

carcere castrovillari

 

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CASTROVILLARI – Divulgare i valori dello sport tra i detenuti e contribuire al loro pieno recupero etico e sociale.  Sono gli obiettivi dell’innovativo  progetto “Arcobaleno” promosso a livello nazionale dall’associazione sportiva Tiger Running Club di Castrovillari.  Il “ Progetto Arcobaleno – Rinascita in corsa”, realizzato in collaborazione con la Fidal Calabria e con l’atleta pluricampione mondiale Vincenzo Felicetti di Fuscaldo prevede “per la prima volta al mondo” l’insegnamento teorico e la pratica dell’atletica leggera negli istituti penitenziari italiani. Il progetto pilota partirà inizialmente proprio  dalla Casa circondariale di Castrovillari a Gennaio 2016 e durerà circa 12 mesi. Sarà poi esteso successivamente  ad altri istituti penitenziari italiani che aderiranno all’iniziativa, a partire da quelli dell’Emilia Romagna, dove la Tiger Running Club del Presidente Vincenzo Malomo può già contare su validi collaboratori. Il progetto è articolato in due fasi. Una teorica  mediante lezioni tenute da tecnici Fidal e atleti professionisti nelle aule degli istituti penitenziari, e l’altra pratica che prevede l’esercizio diretto delle discipline sportive (corsa, salti e lanci) da parte dei detenuti, ovviamente negli spazi disponibili all’interno della struttura carceraria.  La portata veramente rivoluzionaria del progetto è che per la prima volta alcuni detenuti, dopo un periodo adeguato di preparazione atletica, avranno la possibilità di partecipare a gare  agonistiche che si svolgeranno all’esterno dell’istituto penitenziario. Ciò avverrà per la prima volta a Castrovillari il 22 Maggio 2016, in occasione della gara podistica organizzata dalla Tiger Running Club “ V Memorial Avv. Francesco De Biase – Trofeo Barbara Malomo”. La Fidal (Federazione Italiana di Atletica Leggera)  Calabria ha accolto immediatamente e senza riserve questo progetto della Tiger Running Club, esprimendo vivo compiacimento per un’iniziativa altamente meritoria sia sotto l’aspetto sportivo che sociale. Testimonial del progetto è il grande Giacomo Leone ( che vedete in foto con la divisa rossa della Polizia di Stato), ultimo atleta italiano professionista, nonché componente della squadra olimpica, ad aver vinto la maratona di New York nel 1996 con il tempo di 2h 09’54”, e che attualmente ricopre l’incarico di dirigente Fidal. L’indimenticato campione assicurerà la propria presenza nelle fasi più salienti del progetto, coadiuvando il lavoro degli altri tecnici Fidal e di Vincenzo Felicetti. Sotto l’aspetto puramente operativo  è prevista una verifica periodica del lavoro svolto con l’Amministrazione carceraria, al fine di esaminare i risultati conseguiti e le criticità da risolvere, nonché le proposte finalizzate al miglioramento del servizio.