CASTROVILLARI – La Costituzione all’art. 47 prevede che la Repubblica debba favorire il diritto alla proprietà dell’abitazione, con misure che possano aiutare le persone più bisognose ad avere un alloggio in proprietà e, quindi, rendendo concreto questo diritto. Lo Stato deve garantire al maggior numero possibile di cittadini un diritto sociale, quale è appunto quello dell’abitazione. Esso rientra tra i diritti inviolabili dell’uomo, riconosciuti e garantiti dall’articolo 2 della Costituzione, e trova un riconoscimento espresso nell’art. 25 della dichiarazione universale dei diritti dell’uomo e nell’art. 11 del patto internazionale dei diritti economici, sociali e culturali. L’abitazione costituisce indubbiamente, per l’ importanza che riveste nella vita di ogni uomo, un bene primario che deve essere tutelato in modo adeguato e concreto. Belle parole che però non trovano riscontro con la realtà dal momento che in Italia manca un piano di edilizia popolare che risponda alle esigenze ed ai bisogni del presente. L’ultimo, datato anni ’50-60, porta la firma di Amintore Fanfani.
Ma arriviamo alla storia di oggi che riguarda la signora Simonetta De Seta di Castrovillari che, il 16 dicembre del 2014, finalmente si è vista consegnare un’abitazione dall’Aterp di Cosenza, in Via Torquato Tasso al numero civico 1, e quello che doveva essere un momento di gioia si è trasformato in un incubo, un vero e proprio peregrinare tra uffici e carte, tra cui due fax inviati alla sede dell’Aterp , senza risposta, perché la casa datale, così come e stato relazionato dai Vigili del Fuoco di Cosenza, non può essere abitata perché inidonea e inagibile a causa di infiltrazioni, un immobile fatiscente dove tra l’altro è venuta giù una parete e a cui non è stato mai rilasciato un certificato di agibilità
Dall’Aterp, inviano un funzionario, ma dopo i primi sopralluoghi il funzionario, secondo quanto riferito dalla signora De Seta, avrebbe detto che non avrebbe inviato nessuna ditta per i relativi lavori. La signora De Seta che tra l’altro versa in condizioni di salute non buone e che ha uno sfratto esecutivo dall’abitazione in cui vive, decide di rivolgersi al Commissario prefettizio del comune di Castrovillari, il dr. Massimo Mariani che prende a cuore la situazione. Ma nonostante l’intervento del Commissario che nel frattempo ha inviato lettere all’Aterp e quello dell’Avvocato, Angela Aversa, a cui la signora si è rivolta, tutto è fermo.
La signora De Seta, non può abitare in una casa
con il terrore che ogni nuvola, aprendosi vorrà dire tentare di arginare l’assalto dell’acqua, vedere il cemento diventare fragile e sbriciolarsi,spuntare pezzi di ferro arrugginito ed ossidato dai frontalini dei balconi e dai cornicioni,rivestimenti di ogni tipo staccarsi dalle pareti esterne.
La signora in sostanza chiede, o l’intervento dell’Aterp per mettere in sicurezza e rendere dignitosa la casa oppure gliene offrano un’altra.
L’Aterp, in sostanza, così come ha sottolineato l’avv Aversa, ha fatto una consegna di un immobile che non può essere utilizzato in alcun modo, che non può essere abitato e, quindi, in sostanza e come se la consegna non ci fosse mai stata. E’ chiaro, ha sottolineato l’avvocato, che parliamo con cognizioni di causa, atteso che i Vigili del Fuoco hanno accertato questa inagibilità, inagibilità che parte dal tetto dell’immobile con infiltrazioni che arrivano fino all’abitazione della signora De Seta e quindi alle pareti mondanti dell’immobile. Non c’è energia elettrica . La consegna appare in sostanza come un danno per la signora, la quale oggi si trova anche senza una abitazione idonea e con uno sfratto esecutivo . Una situazione difficile, uno sfratto esecutivo e un immobile assegnato che non può essere abitato. Intanto l’avvocato Aversa in via stragiudiziale proverà a vedere se arriva un sollecito riscontro da parte dell’Aterp, dopo di che procederà giudiziariamente .