L’amore è una proposta scomoda. Don Tony Drazza incontra i giovani di Ac

donotony drazza savino

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CASSANO ALL’JONIO – La gioia ha bisogno di cuori liberi, che non abbiano paura di mettersi in cammino, alla ricerca di quell’Amore che dona pienezza e vita. Per questo se il mondo sociale annuncia troppo spesso, come un refrain abusato, il “mani una gioia”, i cattolici rispondono avendo la certezza che Gesù annuncia ai suoi discepoli una una gioia «piena», abbondante, traboccante, che appaga il cuore in ricerca. Ecco perchè è più bello dire #unagioiasempre, come hanno fatto i giovanissimi e i giovani di azione cattolica della diocesi, riuniti insieme al vescovo Monsignor Savino, nel teatro comunale di Cassano all’Jonio per ascoltare un testimone vero: don Tony Drazza. L’assistente nazionale del settore giovani si è presentato in tutta la sua umanità per declinare ai giovani il tema della gioia, inserito nel percorso formativo dell’avvento proposto dai vice di settore Katia Acinapura ed Enrico Martire, ed al quale hanno preso parte Angela Marino, presidente diocesana di azione cattolica, don Giuseppe Arcidiacono, assistente diocesano di settore, don Gianni Di Luca, assistente unitario diocesano, e tanti giovanissimi e giovani della chiesa locale. «Tutto comincia se lo vuoi» ha ricordato don Tony ai ragazzi presenti sottolineando il «rimanere» e l’«andare» verbi che fanno parte del percorso educativo declinato dall’associazione in questi ultimi anni. «Ognuno di noi – ha aggiunto – è tenuto in pieni dalle persone che lo amano» ha sottolineando riferendosi alla figura di Maria sotto la croce del Cristo sofferente, ricordando che si deve imparare a rimanere nella «terra gioia e triste dell’esistenza» dove risiede il «germe della risurrezione». Nella quotidianità – a volte difficile – bisogna lasciare «attraversare dall’amore», «innamorarsi della vita» per essere testimoni veri e lasciarsi “scomodare” dalle parole del Vangelo. Perchè i giovani devono avere il coraggio di «create strade nuove nei deserti degli altri», imparare a dare «peso alle domande», anche quando la vita «amata e amante è scomoda». Ma l’assistente nazionale del settore giovani non ha incalzato solo i giovani ma anche gli adulti che devono diventare i «portagioie della vita dei giovani» e «custodi» della vita delle nuove generazioni. Anche monsignor Savino ha ricordato ai ragazzi di «prendere sul serio il vostro cuore» che è «scrigno dei sogni e dei desideri» che non si deve permettere a nessuno di uccidere. «Quando il cuore non ha più desideri si costruiscono muri». Per questo ha ribadito di avere «un cuore libero» capace, nonostante le avversità, di annunciare al mondo #unagioiasempre.