Italcementi. Operai rischiano licenziamento. Jobs Act sgambetto alla vertenza

italcementi incontroroma

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CASTROVILLARI – La paura fa 51. Tanti sono i lavoratori del Cementificio di Castrovillari che rischiano, da qui ad un anno, il licenziamento. La notizia arriva dal tavolo romano dove ieri, i rappresentanti sindacali, sono stati convocati insieme alla proprietà di Italcementi, ancora detentrice dell’impianto fino al passaggio formale con i tedeschi di Heideberg, per discutere delle possibilità dei rinnovi rispetto agli ammortizzatori sociali contenuti nella normativa del Jobs Act. Il Ministero dello Sviluppo Economico esclude questa possibilità secondo la interpretazione del comma 3 dell’articolo 42 che consente la proroga della cassa integrazione solo per quegli ammortizzatori richiesti prima di Luglio e concessi dal suo dicastero. La cassa integrazione che coinvolge oggi i 76 dipendenti di Italcementi a Castrovillari è stata autorizzata dal Ministero del Lavoro. In più non ci sono le coperture economiche per l’anno 2016, questione fondamentale per la quale Italcementi, per utilizzare le clausole previste nel Jobs Act avrebbe annunciato di voler accedere agli ammortizzatori sociali previsti per gli impianti che prevedono la «cassazione parziale o totale dell’attività». Così ha annunciato che se non arriveranno chiarimenti di sorta dal febbraio 2016 prevede l’utilizzo di soli 25 operai a fronte dei 76 oggi presenti e conferma che Castrovillari resterà solo centro di macinazione. Una notizia che ha gelato i rappresentanti territoriali del sindacato. «Questo significa che non siamo più una fabbrica» e che se passasse questa decisione quando arriveranno i tedeschi «saremo già un impianto ridotto» spiega Antonio Di Franco, segretario comprensoriale della Fillea Cgil. «Chiediamo immediatamente a tutti i parlamentari calabresi di intervenire sul Governo per chiedere chiarimenti sul Jobs Act e consentire l’utilizzo di una norma che preveda la proroga della cassa integrazione a tutte quelle già avviate da qualunque ministero». Italcementi ha di fatto chiarito che chiuderà gli impianti di Monselice e Scafa e ridurrà quelli di Salerno, Sarche e Castrovillari. «Ancora una volta è penalizzato il Sud» che conterà oltre 150 posti di lavoro in meno. Ora serve la «mobilitazione di tutti» aggiunge mentre si prepara già oggi pomeriggio ad incontrare le maestranze e la politica del territorio nella sede di Castrovillari. Il Sindaco Lo Polito ha invitato i colleghi Sindaci di Frascineto e Civita, per interessare, della problematica Italcementi, i rispettivi Consigli comunali al fine di pervenire a determinazioni forti e condivise, sperando di coinvolgere il Presidente della Regione, Mario Oliverio, sulla problematica prendendo parte al Consiglio Comunale congiunto e aperto al pubblico che verrà convocato nei prossimi giorni. «Sosterremo i livelli occupazionali con ogni forma di lotta» ha aggiunto. Ora la preoccupazione tra le maestranze è davvero alta. Il Jobs Act – che doveva rimettere in moto le assunzioni – qui pra è il nemico che modifica tutti gli ammortizzatori sociali e metto lo sgambetto ad una vertenza complicata.