ROMA – Il peso della mobilitazione sociale, politica ed ecclesiale di questi giorni ha vinto sulla logica cinica della proprietà. Dopo due giorni di febbrili ed intense trattative prima con la proprietà e poi al tavolo del Ministero del Lavoro è stato sottoscritto l’accordo che prevede la cassa integrazione per la riorganizzazione aziendale inserita nei prossimi venti mesi. Italcementi dunque non ha compiuto nessuna scelta industriale definitiva sul sito di Castrovillari sul quale si «conferma sia l’utilizzo flessibile che il mantenimento dell’attuale assetto impiantistico». Lo comunicano in questi minuti, al termine dell’incontro al Ministero romano, Antonio Di Franco (Fillea Cgil) e Fransco Garritano (Filca Cisl) annunciando che a seguito dei risultati raggiunti nel confronto tra le parti viene immediatamente revocato lo sciopero che perdurava dalla scorsa settimana e che ha portato i lavoratori ad occupare, insieme ai Sindaci della zona, lo svincolo autostradale di Frascineto martedì scorso. la verifica sull’attuale assetto industriale verrà espletata nel 2017 quando nell’impianto di Castrovillari arriverà la nuova proprietà tedesca di Heideberg Cement come aveva più volte richiesto il sindacato. «Scongiurato il ridimensionamento – affermano i due rappresentanti sindacali di ritorno da Roma – adesso chiediamo alla Regione di accelerare la convocazione di un tavolo per farci trovare pronti all’appuntamento del 2017». L’invito è quello dell’unità tra tutti continuando a «mantenere compatto il fronte sociale ed istituzionale che ha fatto la differenza».