CASTROVILLARI – Cresce la preoccupazione tra le fila delle maestranze che lavorano presso l’Italcementi di Castrovillari. Dopo la riunione romana, presso il Ministero dello Sviluppo Economico, ieri è stato il giorno dell’incontro con i lavoratori per Antonio Di Franco, segretario comprensoriale della Fillea Cgil, unico calabrese presente al tavolo del Governo con tutti gli altri delegati nazionali. «La tensione e la preoccupazione sono crescenti» – afferma il sindacalista – che a lungo si è fermato con le maestranze a spiegare i passaggi di questa fusione aziendale tra due colossi del cemento internazionale e le possibili ricadute delle nuovi leggi del Jobs Act entrato in vigore – ironia della sorte – proprio ieri. Le incognite sul futuro lavorativo e soprattutto sulla tenuta degli ammortizzatori sociali «preoccupano e non poco tutti i lavoratori» che attendono con il fiato sospeso il prossimo incontro con la proprietà fissato per il 24 settembre. Lì’ si capirà insieme ai sindacati se i decreti attuativi consentano ancora di rinnovare per il 2017 la cassa integrazione straordinaria o se la battaglia per il sito produttivo di Castrovillari sarà ancora più complessa del previsto. Poi gli occhi saranno puntati sul primo confronto con la nuova proprietà tedesca che sarà fissata dal ministro dello Sviluppo Economico nei prossimi giorni, ed infine si cercherà di capire cosa scriverà Heidelberg Cement nel suo piano industriale. Ma certo «ci aspettiamo che questa volta la Regione Calabria e la politica tutta facciano la loro parte» commenta ancora Di Franco. Tra le fosche nubi del futuro, però, un raggio di sole pare stagliarsi all’orizzonte delle maestranze di Castrovillari. Da una recente ricognizione pare che Heidelberg Cement abbia l’unica presenza nel Paese Italia proprio e solo in Calabria con una piattaforma presente nel porto di Gioia Tauro. Al momento per il gruppo Italcementi l’opificio di Castrovillari è l’unico presente in regione. Se due più due fa quattro quello di castrovillari potrebbe dunque diventare un luogo produttivo di punta per assestarsi nel bacino del mediterraneo servendosi delle infrastrutture logistiche di distribuzione del porto calabrese. Ecco perché oltre al lavoro sindacale che continuerà ed anche in forza ora le maestranze e le organizzazioni sindacali si aspettano dal Governo regionale «una grande mano per vincere questa partita» di sviluppo, mantenimento e rilancio di uno dei siti produttivi che hanno fatto la storia non solo del Pollino ma della Calabria intera. E che la situazione sia delicata lo scrive, a sostegno di quanto ieri diffuso dalla stampa locale, anche il capogruppo del Partito Democratico in consiglio comunale Nicola Di Gerio, il quale parla della vertenza Italcementi di Castrovillari come di vera e propria «emergenza». «Sarà compito di questa Amministrazione in sinergia con i sindacati vigilare sul destino del nostro importante opificio – aggiunge – Infatti bisognerà valutare il progetto industriale della nuova proprietà. Sarà necessario verificare se tale progetto non impatti sui livelli occupazionali e su tutto l’indotto collegato alla Cementeria, ma purtroppo dopo l’incontro che si è tenuto ieri a Roma presso il Ministero dello Sviluppo Economico tra le organizzazioni sindacali regionali e la vecchia proprietà le notizie non sono confortanti, pertanto bisogna che questa amministrazione, con la collaborazione della Regione Calabria e magari la deputazione calabrese, metta in campo un tavolo per trattare e definire nel migliore dei modi questo gravissimo problema per difendere questa importante attività produttiva. Attività, che dovremo difendere in ogni forma e modo».