CATANZARO – E’ stato definito irricevibile nella prima parte ed inamissibile nella seconda il ricorso in opposizione al giudizio dell’urna elettorale che ha proclamato Domenico Lo Polito sindaco della Città di Castrovillari. I giudici della prima sezione del Tribunale Amministrativo della Calabria hanno così respinto il ricorso presentato dal candidato sindaco delle Liste Civiche Peppe Santagada che era uscito sconfitto dalle urne del voto amministrativo per soli 11 voti di differenza. I motivi presentati nel ricorso elettorale hanno visto la sentenza a sfavore del candidato dell’opposizione. Attraverso l’avvocato Oresente Morcavallo il leader delle Liste Civiche aveva cercato di far chiarezza sullo scarto così esiguo delle amministrative cercando di portare all’attenzione del Tar Calabria ben cinque motivi che evidenziavano le «gravissime illegittimità» compiute nel corso delle operazioni elettorali «sin dal procedimento di ammissione delle liste» e continuate «nella procedura di rilascio dei certificati elettorali, nell’ammissione al voto assistito, nel divario tra schede autenticate, scrutinate e non utilizzate, nell’attribuzione dei voti» della campagna elettorale che ha portato Domenico Lo Polito a sedere di nuovo sulla poltrona di Sindaco della Città di Castrovillari. Motivi che sono stati dichiarati irricevibili e inamissibili chiudendo di fatto la querelle elettorale che ha animato gran parte del primo periodo di consiliatura del Sindaco eletto Domenico Lo Polito. La sentenza è arrivata nel pomeriggio e di sicuro verrà commmentata dai protagonisti di questa contesa prima elettorale e poi giudiziaria. Il collegio difensivo era composto dagli avvocati Gualtieri per il Comune, e Pompilio, Cosentino, Rende, Battaglia, Di Luca, Ziccarelli per i consiglieri di maggioranza hanno promosso tutte le azioni legali che hanno portato al risultato di vittoria di questo pomeriggio. Soddisfazione da molti membri del consiglio comunale è stata già espressa attraverso i social nelle prime battute di questo pomeriggio in cui tutti attendevano l’esito della sentenza da Catanzaro.