Incarico al fratello di de Magistris, la replica di Laghi: polemica infondata

de magistris luigi claudio

de magistris luigi claudio

 

Una nomina «part-time nella struttura del Gruppo consiliare, dato a persona con esperienze e competenze comprovate – di cui ha dato ampiamente prova durante la campagna elettorale regionale – con l’obiettivo, avevamo già precisato, di aiutarci a organizzare il lavoro consiliare e così contribuire a radicare il nostro movimento sul territorio calabrese, in linea con il progetto politico che ci siamo collettivamente dati». Così Ferdinando Laghi, consigliere regionale del movimento di Luigi de Magistris, replica alla nomina nel suo staff del fratello dell’ex sindaco di Napoli, Claudio de Magistris. Dopo il clamore che la notizia ha suscitato su molti quotidiani regionali e nazionali il medico castrovillarese ha precisato che con il collega consigliere Antonio Lo Schiavo avevano «dato la notizia alla luce del sole, addirittura quasi un mese fa. Ora qualcuno ha usato i social per costruire e alimentare una polemica infondata, del tutto strumentale a colpire Luigi de Magistris e il nostro progetto». Pertanto si è detto «sorpreso dallo stupore tardivo provocato dall’assegnazione di un incarico di coordinamento politico a Claudio de Magistris».

Il fratello del leader del polo civico vive a Napoli dove «svolge un altro lavoro. Perciò non ha certo bisogno di lucrare o di arrotondare – ha aggiunto Laghi – Ha riflettuto molto, prima di accettare la nostra proposta, scegliendo infine di dare una mano al nostro movimento politico, in sostanza a rimborso spese». Per l’incarico nello staff del consigliere regionale castrovillarese riceverà «un compenso di poco meno di 1.700 euro – lordi! -, che a conti fatti gli servirà soltanto per i viaggi, i soggiorni e gli spostamenti in Calabria. Non c’è quindi alcuno scandalo. Ci stiamo dotando di figure tecniche preparate, qualificate e motivate, capaci anche di rinunce economiche, come ha dimostrato Claudio. Del resto, sia io che Antonio Lo Schiavo finanziamo il movimento, senza pensare al tornaconto personale e convinti che la vera ricchezza sia la costruzione di un soggetto politico organizzato, in grado di restituire speranze ed entusiasmo ai calabresi, soprattutto ai più giovani».