Imbrattata la tomba del padre del Sindaco Papasso, la solidarietà di Tamburi

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papassoCASSANO ALL’JONIO – Ancora una volta la mano ignota contro i sindaci del territorio ha agito. Questa notte, molto probabilmente, qualcuno si è divertito ad imbrattare di nero la lapide del padre di Gianni Papasso, sindaco del Comune di Cassano all’Jonio. Un vile gesto che è un evidente segnale contro la politica amministrativa del Sindaco della comunità cassanese. Impegnato nel consiglio regionale per le autonomie locali il primo cittadino della comunità cassanese ha fatto prontamente ritorno nella sua città per verificare di persona il vile gesto. Sulla vicenda si è subito espresso in spirito solidale il Sindaco di San Basile e neo eletto consigliere provinciale, Vincenzo Tamburi. «Quando un amministratore locale viene così vigliaccamente colpito negli affetti e nella memoria dei propri cari abbiamo perso tutti. Chi si batte quotidianamente per la crescita civile e democratica delle comunità, come il collega sindaco Gianni Papasso, va sostenuto e difeso non solo dalle istituzioni, ma da tutta la società civile che non si riconosce in questi simili atti intimidatori. È per questo che mi stringo al fianco di Gianni Papasso che sul territorio di cassano sta conducendo una battaglia di rinascita della cittadina chiamata ad amministrare, senza piegare la testa difronte al malaffare, alla criminalità e agli interessi di bottega». La notizia del gesto intimidatorio è arrivata proprio all’inizio del consiglio regionale delle autonomie locali, che ha subito deciso di sospendere la seduta «in segno di rispetto e solidarietà per il sindaco di Cassano all’Jonio. Ma ora è arrivato il momento di dire basta a questa spirale subdola ed anonima. Serve invertire la tendenza e non lasciare solo Papasso e tutti gli amministratori che come lui si battono per il nuovo corso delle amministrazioni locali».