MORANO CALABRO – Ha da sempre dimostrato grande attenzione per i giovani, gli studenti i più piccoli rimarcando quel ruolo importante che ha la formazione nella vita scolastica di un bambino, oggi più che mai al centro della vita quotidiana. Così Monsignor Francesco Savino, Vescovo di Cassano, continua le sue visite nel mondo scolastico della sua Diocesi. Ieri è toccato a Morano Calabro dove ha visitato l’Istituto Comprensivo. Come spesso accade nelle sue visite ha scherzato, esaminato problematiche attuali, individuato priorità, suggerito percorsi formativi, pregato, infine proposto Gesù Cristo quale modello unico cui ispirarsi e per il quale impegnarsi e spendere l’esistenza. Monsignor Savino è stato accolto per l’occasione dal dirigente scolastico Walter Bellizzi e suoi collaboratori, dal sindaco Nicolò De Bartolo e dagli assessori Sonia Forte e Biagio Angelo Severino.Partendo dalla complessa realtà attuale, ha focalizzato l’attenzione sulle guerre e sensibilizzato gli scolari sul tema della pace e la necessità di privilegiare il dialogo tra i popoli, praticare l’accoglienza e la tolleranza, l’inclusione. Il Presule si è intrattenuto a lungo con gli studenti di ogni ordine e grado, dedicando ai loro genitori la parte conclusiva dell’incontro. Proprio alla famiglia ha rivolto particolare attenzione, prima e fondamentale cellula di società, chiedendo a ragazzi e genitori di “spegnere il cellulare e il televisore” e coltivare maggiormente e con più frequenza il confronto, respingendo l’idea della famiglia/albergo. Non è mancato l’accorato invito allo studio e rivolgendosi ai giovani ha affermato: “non lasciatevi rubare la capacità di stupirvi che avete dentro. Noi autentici e credibili per voi; voi, però, lasciatevi accompagnare”. E rivolto a docenti e genitori, ha proposto quale paradigma efficace di crescita, “l’alleanza educativa tra Scuola, Famiglia e Chiesa”, sottolineando come “insieme si può cambiare” e come “la pedagogia debole” generi “soggetti condizionabili, mostri” . A proposito delle polemiche sui simboli religiosi nelle scuole, si è detto favorevole a ché l’inclusione prevalga anche su questo: sì al presepe, al Crocifisso e, perché no, anche a segni propri di altre religioni. In conclusione dell’incontro il preside Bellizzi, ha ringraziato Mons. Savino per l’opportunità concessa ai ragazzi e alle loro famiglie e si è detto fiducioso per il futuro e disponibile a forme di collaborazione. Il primo cittadino, dal canto suo, a nome dell’intera cittadinanza e dell’amministrazione comunale, ha espresso riconoscenza al Vescovo, dicendosi “compiaciuto e spiritualmente arricchito dall’intreccio di esperienze ascoltate e vissute nella significativa circostanza”.