Il Sap in piazza per denunciare la repressione delle libertà costituzionali

sap gazebo

sap gazebo

 

CASTROVILLARI – Non è uno sciopero come tanti. Anche perchè a portarlo avanti è il Sindacato Autonomo di Polizia ed in particolare, dal 21 gennaio scorso, il Segretario generale del Sap, Gianni Tonelli. Una battaglia di libertà per denunciare la debilitazione dell’apparato della sicurezza, la repressione delle libertà costituzionali e la persecuzioni dei poliziotti cittadini. Così scrive nel volantino il sindacato che scende in piazza (la prima in Calabria) a Castrovillari per sostenere ed appoggiare lo sciopero della fame portato avanti da Tonelli che è stato anche sospeso dal servizio per aver denunciato in Tv «la verità» su quel che accade al comparto sicurezza italiano. Ma al di là di apparecchiature, macchine, dotazioni di servizio la battaglia che il Sap porta avanti in questi mesi ha una «posta in gioco» molto «più grande» che riguarda «una battaglia per la brava gente che ha bisogno e diritto alla sicurezza». Secondo il Sap ed i suoi rappresentanti locali in democrazia «anche lo Stato è soggetto alle regole» dello Stato di diritto e ci sono «principi costituzionali inviolabili come la libertà di pensiero, la libertà di associazione, le libertà sindacali delle categorie» che oggi qualcuiino cerca di «soffocare» con il chiaro intento di «reprimere il dissenso». Accuse pensanti e gravi che hanno deciso di far scendere in piazza il Sindacato che ha anche promosso una campagna di sensibilizzazione (con l’ausilio di una cartolina) da inviare al capo dello Stato, Mattarella, perchè intervenga su quanto accade. La «sicurezza è un bene irrinunciabile» per i cittadini e che deve coinvolgere anche le amministrazioni locali. Per questo dire la verità su quello che non funziona nel comparto sicurezza italiano non può essere considerato un «reato». E se qualcuno pensa che lo sia lo slogan del sindacato è molto chiaro: «adesso denunciateci tutti».