Il Ministro snobba Castrovillari. Annullata la visita prevista oggi

tribunale interno

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CASTROVILLARI – Il Ministro della Giustizia, Andrea Orlando, non visiterà più il Tribunale di Castrovillari. La notizia è arrivata nel pomeriggio di ieri attraverso il sito del Ministero della Giustizia che con una nota stampa ufficiale informava che il Guardasigilli aveva cambiato programma a causa di «un impegno istituzionale sopravvenuto nelle ultime ore». Così la visita ai tribunali calabresi vedrà Orlando impegnato alle 15 – ora in cui avrebbe dovuto visitare la struttura di Castrovillari – presso il Tribunale di Vibo Valentia dove incontrerà i vertici degli uffici giudiziari e i rappresentanti della magistratura, dell’avvocatura, del personale amministrativo e delle organizzazioni sindacali al fine di discutere delle difficoltà e dei disagi riscontrati e di individuare le soluzioni più idonee e rapide per riportare la produttività su migliori standard di efficienza. Tutte le misure di massima sicurezza previste per oggi, dunque, sono rientrate prima che potessero diventare operative. Ma resta il fatto che la visita di Orlando a Castrovillari era attesa soprattutto dagli avvocati di Rossano e Corigliano che, dopo la soppressione del plesso giudiziario della sibaritide, lamentano le dinamiche di un accorpamento troppo faticoso da compiere in una struttura che non ha spazi sufficienti per ospitare tutto il personale di giudici, amministrativi ed operatori della giustizia delle due corpose realtà fuse in una grande macroarea dall’allora Governo Monti tra le proteste di un territorio che ancora oggi continua a reclamare autonomia. Orlando avrebbe visitato Castrovillari perché individuato tra quei tribunali italiani dove il servizio della giustizia civile verso i cittadini incontra le maggiori difficoltà. Si tratta di tribunali individuati dal ministero statisticamente, sulla base di indicatori oggettivi della loro performance nel settore civile e, in particolare, selezionati fra quelli con il più alto tempo medio di risoluzione e il più alto tasso di pendenze ultra-triennali. Visite che – come aveva spiegato Orlando nell’annunciare il suo viaggio in Calabria – non sono da considerarsi «bacchettate né tantomeno ispezioni ma vogliono semplicemente essere un contributo utile a risolvere i problemi. Tutti noi abbiamo a cuore una giustizia che funzioni bene ma per raggiungere questo obiettivo è importante che lì dove si riscontrano situazioni di difficoltà ci si incontri, si discuta e si capisca come e in che modo intervenire. Se tutte le componenti del sistema giustizia iniziano a muoversi nella stessa direzione, sono convinto che l’obiettivo condiviso di una giustizia che torni a essere un bene comune al servizio dei cittadini può essere raggiunto». Ma nella cittadella giudiziaria di Castrovillari le difficoltà di convivenza restano con rinvii di processi a fine 2016, 2017 fino al 2018, udienze penali e civili rinviate per mancanza dei giudici; la lamentata mancanza di aule sufficienti, «fascicoli che non si rinvengono, con perdite di tempo e conseguente pregiudizio dei diritti delle parti», mancanza di spazi in sicurezza per custodire fascicoli. Nove aule di udienza, a fronte di un organico della Magistratura Giudicante che contempla trenta Magistrati (oltre ai giudici onorari), ed il personale della sezione Unep di Rossano (chiuso dal 13 settembre) che continuano ad essere allocati nella vecchia sede perché a Castrovillari per loro non c’è posto. Senza contare le continue schermaglie tra i due corpi forensi uniti dalla forma ma non nella sostanza.