Il Comune pensa alla sede dello Sprar. Sarà in contrada Feliceto?

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CASTROVILLARI – Potrebbe essere allocato, secondo alcune indiscrezioni circolate in città, in un immobile di proprietà del Comune, in contrada Feliceto, lo SPRAR  (ovvero il Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati) che dovrebbe sorgere nel capoluogo del Pollino. Com’è noto, l’iniziativa aveva provocato delle critiche all’interno della maggioranza di governo cittadina, ma, grazie all’opera di mediazione del sindaco, Mimmo Lo Polito, tutto sarebbe rientrato ed il progetto potrebbe andare in porto Ma che cos’è lo SPRAR? Per capirlo bisogna tornare indietro al 2001, quando il Ministero dell’Interno, Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione, l’Associazione nazionale dei Comuni italiani (ANCI) e l’Alto commissariato delle Nazioni unite per i rifugiati (UNHCR) siglarono un protocollo d’intesa per la realizzazione di un “Programma nazionale asilo”:nasceva così il primo sistema pubblico per l’accoglienza di richiedenti asilo e rifugiati. Successivamente, la legge n. 189 del 2002, ha istituzionalizzato queste misure di accoglienza organizzata, prevedendo la costituzione del Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati (SPRAR). Va detto che il Sistema è costituito dalla rete degli enti locali che, per la realizzazione dei progetti di accoglienza, accedono al Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo. Gli enti locali, con il supporto delle realtà del terzo settore, garantiscono interventi di “accoglienza integrata” che superano la sola distribuzione di vitto e alloggio, prevedendo in modo complementare anche misure di informazione, accompagnamento, assistenza e orientamento, attraverso la costruzione di percorsi individuali di inserimento socio-economico. Ora una struttura del genere potrebbe vedere la luce anche a Castrovillari. Sarà così? Per saperlo non rimane che aspettare e vedere come andrà a finire.