I comitati di quartiere si aprano realmente alla città

Saladino Davide

Saladino DavideCASTROVILLARI – Alla vigilia del consiglio comunale che discuterà della modifica del reogalemento che riguarda la vita dei comitati di quartiere, ad intervenire sull’organismo proposto dall’amministrazione comunale è Davide Saladino, membro del comitato numero 8. Lui stesso definisce «ottima l’iniziativa dei comitati di quartiere» riscontrando però alcune criticità nel ruolo dei presidente che se assumono «il ruolo di sovrano e censore» ed inoltre se «il coordinamento continua ad incontrarsi nelle sale dei palazzi con i soli pochi eletti, i presidenti appunto» l’organismo dei comitati «non sarà mai volontà popolare ma resterà sempre poco partecipata e sempre meno democratica». Per Saladino «si deve quindi avere il coraggio di uscire a parlare e confrontarsi senza paura alcuna, ricordandosi che chi lavora può sbagliare ma potrà sempre correggersi con l’aiuto del popolo e delle persone di buona volontà che mettono quotidianamente in gioco le loro professionalità, spesso senza essere ascoltati come se fossero figli di un dio minore». La strategia per il rilancio di questo strumento di partecipazione dal basso è «un confronto politico aperto» che permetterà di «crescere» evitando «i flop» di mancata partecipazione come nel corso dell’ultimo «incontro pubblico di “democrazia e partecipazione”». Secondo Saladino infatti «la democrazia e la partecipazione di una città si basa prima di tutto sulla cultura politica che genera un confronto aperto e poliedrico di idee, anche diverse, e in alcuni casi addirittura contrapposte, ma che incontrandosi in un determinato punto saranno capaci di generare sviluppo e prosperità, diversamente fino a quando saremo l’un contro l’altro, ognuno, armato solo delle proprie ragioni non muoveremo un passo». Se ci si contiua a trincerare «dietro i ruoli non si dà la possibilità di percepire il giusto e sacrosanto operato della cosa pubblica e rimarremo come siamo ad un triste punto senza “nuovi percorsi” in una Città che merita sicuramente una sorte diversa».