Gagliardi vuole abbattere l’ex ufficio postale. La nuova denuncia di Chiaramonte

chiaramonte vincenzo

chiaramonte vincenzo

 

SARACENA – Continua la diatriba tra Forza Italia e l’Amministrazione Gagliardi. Dopo la denuncia della problematica fogna che ha portato al sequestro di parte della rete da parte del Corpo Forestale, altro duro attacco arriva dal coordinatore cittadino Vincenzo Chiaramonte. Questa volta il punto di discussione è la demolizione dell’immobile che ospitava l’ufficio postale. «Dopo l’antico lavatoio ed il castello baronale è toccato all’ufficio postale, una generica motivazione giustifica una operazione non condivisa da Forza Italia e da molti cittadini, i quali hanno effettuato una raccolta di firme per chiedere la revoca della delibera di giunta n. 78/2016, con la quale si è segnata la sorte anche di questo edificio» scrive il referente di Forza Italia. Una struttura degli anni 80 che ha ospitato per più di 25 anni l’Ufficio postale. «Ora nei prossimi giorni sarà abbattuto dallo stesso Sindaco che lo ha realizzato gravando ancora una volta le casse comunali». La cosa strana secondo Chiaramonte è che «l’operazione di abbattimento viene esternata e realizzata solo a fine mandato, cioè dopo dieci anni di indisturbata e continuata gestione ed a soli 5 mesi dalla fine del mandato. Non vorremmo- scrivono da Forza Italia «che l’operazione fosse dettata da secondi fini che forse avremo modo di constatare fra qualche mese». Inoltre «anche le modalità di progettazione dell’abbattimento, che non prevede ulteriori interventi di messa in sicurezza e di riqualificazione dell’area, lasciano perplessi, poiché non è evidente l’interesse pubblico, ma il tutto è avvolto nelle nebbie di un’iniziativa frettolosa, confusa che provoca molti dubbi». I dubbi «aumentano ancora di più poiché nella stessa area c’è un luogo che avrebbe necessita di un intervento urgente: nei pressi dell’ex scuola elementare c’è un muro di contenimento dal quale fuoriesce in continuazione dell’acqua di cui non si conosce l’origine e la provenienza». Se la situazione «perdura potrebbero evidenziarsi danni gravissimi alla struttura sovrastante, nell’assoluta indifferenza dell’amministrazione e delle altre forze politiche. Se si vogliono eliminare i dubbi e le illazioni, perché non utilizzare le esigue risorse comunali per un opera urgente ed indifferibile anziché usarle per un poco utile ed attualmente incomprensibile intervento».