Forum Stefano Gioia, “smantelliamo la centrale del Mercure”

centrale mercure
 
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LAINO BORGO – “Sempre in difficoltà e in imbarazzo” si affida alle “manipolazioni” affidate al comitato del si. Così commenta il “Forum Stefano Gioia” la lettera “strappacore” inviata al Presidente Mattarella da tale comitato. Una lettera che secondo gl esponenti del Forum “Stefano Gioia”delle Associazioni e Comitati calabresi e lucani per la tutela della Legalità e del Territorio, “non entra minimamente nel merito dei pesanti rilievi contenuti in quella, invece, circostanziata e documentatissima, inviata al Presidente della Repubblica dai Sindaci di Viggianello e Rotonda – Corraro e Bruno-, circa i rischi di infiltrazione della criminalità organizzata a seguito del predatorio progetto dell’Enel”. Ecco quindi che “i posti di lavoro, in una centrale dove, per ammissione della stessa Enel, non si prevedono nuove assunzioni, ma solo trasferimenti da altre centrali, diventano miracolosamente una miriade”. Ecco che il “comitato del si” “disconosce addirittura la stessa vocazione –turistica e dell’agroalimentare di qualità- del territorio protetto del Parco Nazionale del Pollino, nonché Zona di Protezione Speciale dell’Unione Europea”. Ecco che “gli investimenti dell’Enel su quello che continua ad apparire un rottame rugginoso e allarmante,continuano a lievitare…sulla carta”. Secondo gli attivisti del Forum chi si “permette” anche solo di dare udienza a  loro, come il vescovo di Cassano Jonio, Monsignor Savino, viene  “quantomeno circuito, come se non avesse la piena facoltà di decidere e un più che evidente senso critico”. Ma ne hanno da dire anche iu qiuei Sindaci che “col Mercure non hanno nulla a che spartire” e per i quali stendono “un velo pietoso”. Chi poi “ha l’ardire di opporsi duramente alla centrale –esponenti del Movimento 5 Stelle, come l’on.Pedicini o l’on.Parentela-, certo non soli, ma in ampia e qualificata compagnia di esponenti politici- dall’on. Antonio Placido a tanti altri che non vogliono la devastazione del territorio e l’annichilimento dei diritti delle popolazioni (compagnia che diventa ogni giorno più numerosa)-, riceve tutte le severe reprimende del caso da parte di chi si propone, in realtà, di contribuire attivamente al dissesto idrogeologico delle due regioni interessate e al processo di desertificazione delle stesse”. Infine un messaggio ad Enel afifnché sappia che può 
tranquillamente “pensionare” il suo “comitato fantoccio, perché la vertenza della centrale prevede un solo esito: lo smantellamento del Mostro del Mercure. Niente di più, né, soprattutto, niente di meno”.