Democrazione e partecipazione. Un flop l’incontro con la città

democrazia partecipazione

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CASTROVILLARI – Doveva essere un momento di confronto pubblico con la città «senza esclusioni di colpi», così l’aveva presentato il Sindaco. Ma alla riunione di democrazione e partecipazione convocata dall’esecutivo Lo Polito mancavano proprio i cittadini. Come già evidenziato da qualche mese l’incontro pubblico a disposizione dei cittadini non funziona. La città non ne sente l’esigenza. Non ne utilizza l’opportunità. E quando è stato il Sindaco, con la sua giunta, a rimetterene in moto il meccanismo è stato ancora una volta il vuoto assoluto. A parte pochi, forse neanche tutti, rappresentanti dei quartieri (e meno male che c’erano a fare numero) nella sala giunta regnava l’assenza dei destinatari principi dell’azione di partecipazione dal basso dell’Amministrazione Lo Polito. Lo strumento nelle sue prime edizioni ha visto le interrogazioni di alcuni cittadini e del Meet up del Movimento cinque stelle che ad onor di cronaca sono quelli che più di ogni altro ha sollecitato l’amministrazione con l’ausilio del question time. Ma da qualche tempo neanche loro, insieme alla stragrande maggioranza dei cittadini, si è vista coinvolta e sollecitata ad interrogare l’amministrazione. Un segnale di solitudine dell’esecutivo che bisognerebbe far pensare sia il Sindaco che tutto il resto della giunta (schierata al fianco del Sindaco) e degli assessori senza portafogli (molti dei quali anche assenti alla riunione). Forse un altro segnale politico che il Sindaco dovrebbe leggere tra le file di sedie vuote che ha dovuto registrare sabato sera. E che sia stato un fallimento lo si registra dal fatto che il Sindaco ha ribadito che l’incontro continuerà a convocarlo l’Amministrazione «anche se mensilmente non vengono poste questioni da singoli, gruppi o altri soggetti». Poche le domande rivolte da alcuni cittadini. Per il resto il Sindaco ha potuto, senza contradditorio, ribadire l’importanza di aver riaperto il palazzo di Città per ridare centralità al ruolo e funzione civica del Comune, la politica effettuata contro i fitti passivi che ora riconsegna oltre 160mila euro alla comunità per proprie esigenze, l’azione per il miglioramento e recupero del patrimonio anche legato a vecchi espropri non trascritti, l’impegno per la soluzione di problematiche provenienti dal passato, oltre l’intenzione di dotare al più presto la struttura comunale, attraverso concorsi, di figure importanti per l’espletamento di servizi legati agli uffici di ragioneria, tecnico, della Polizia Municipale e nel settore amministrativo. Senza dimenticare la volontà di voler ridare slancio ai Comitati di quartiere (i cui mal di pancia abbiamo già raccontato poco tempo fa) e ribadire «i lavori per il Ponte Salerni (per il quale c’è l’apposito finanziamento) prossimo a partire insieme alla sistemazione di piazza Matteotti, o le risorse pronte ad essere profuse, per l’abbattimento delle barriere architettoniche, o quelle ottenute per più progetti come per il Centro Servizi per il Volontariato su Canal Greco , o, per fare altri esempi, i certificati di agibilità consegnati al vecchio Palazzo di Giustizia – prossimo ad accogliere i giudici di pace – e al Palazzo Gallo per dimorarvi l’Ufficio delle Entrate – ha richiamato Lo Polito – che dà il senso di cosa si voglia fare della città, certi che questo sarà possibile, con più determinazione, anche con una maggiore partecipazione. Un modo per dire, inoltre, che non giochiamo al risparmio e che crediamo tantissimo in queste forme di democrazia e confronto anche per riconsegnare a verità ciò che molte volte viene distorto con le “parole sui marciapiedi” o artatamente postato sui socia». Peccato che ad ascoltare questo elenco di cose la città non c’era. Gli auguriamo che almeno si legga questo articolo. Il prossimo appuntamento sarà a febbraio. Speriamo ci sia la città.