Ha vinto la sinergia tra pubblico e privato, tra identità e tradizione, tra le nuove leve dell’agricoltura di qualità e la storia enologica del Pollino. Il tour tra i vigneti coltivati all’ombra delle cime maestose del Parco nazionale più grande d’Europa, le cantine più rappresentative dell’areale produttivo del Magliocco, la scoperta dei borghi di Saracena e Castrovillari, che ha coinvolto una delegazione di 70 giurati che hanno preso parte al Concours Mondial de Bruxelles, svoltosi nei giorni scorsi a Rende, ha conquistato i giornalisti e buyers stranieri. Tutti sono rimasti affascinati dalla qualità del prodotti, dalla forza evocativa di un territorio straordinario, che si è mostrato al mondo in tutto il suo potenziale. Molti di loro hanno già manifestato l’interesse a ritornare sul Pollino per approfondire la conoscenza di una delle terre più straordinarie e ricche di biodiversità alimentare e vitivinicole che si sono messe in mostra, con le aziende e i produttori più rappresentativi, nell’evento “Alle origini del Vino” che ha radunato nel Protoconvento Francescano il meglio della forza produttiva e imprenditoriale del territorio.
«Missione compiuta – ha commentato il presidente del Gal Pollino Sviluppo e sindaco della città di Castrovillari, Domenico Lo Polito – Abbiamo sfruttato appieno questa grande opportunità che ci è stato offerta dalla Regione Calabria all’interno del palinsesto di eventi del Concours Mondial de Bruxelles, presentandoci agli ospiti stranieri con il potenziale delle nostre grandi tradizioni di vini, oggi protagoniste della scena enologica calabrese grazie alla lungimiranza di tanti produttori che hanno fatto della qualità e del racconto intelligente della viticoltura del Pollino un valore aggiunto al marketing territoriale. Abbiamo saputo cogliere questa sfida e renderla utile ad un racconto complessivo del territorio e delle altre eccellenze che insieme costituiscono il marketing territoriale essenziale per costruire quel volano di sviluppo sostenibile nel quale innestare una sapiente strategia turistica».
A corroborare l’iniziativa coordinata dal Gal Pollino Sviluppo anche l’intervento dell’Istituto Alberghiero di Castrovillari che ha presentato i piatti della memoria ai giudici del Concours, la presenza delle guide del Parco nazionale del Pollino e del Sistema Museale della città di Castrovillari, che hanno offerto lo spaccato dell’accoglienza turistica e storica che la città e il territorio sanno offrire a chi sceglie di visitarlo, e la presenza di Enzo Barbieri e della sua famiglia: abili narratori della forza evocativa ed identitaria dei piatti presentati, rigorosamente in lingua inglese, nel corso della cena allestita lungo i chiostri ed i portici del Protoconvento Francescano che ha affascinato tutti per l’allestimento costruito ad hoc dal gruppo di lavoro che ha organizzato l’evento di promozione del Pollino.