Cippi ferroviari e panchine divelte nella nuova pista ciclabile

cippo divelto

cippo divelto

 

CASTROVILLARI – E’ diventata certamente uno dei luoghi più frequentati di Morano Calabro e Castrovillari, che sta continuando ad attirare appassionati delle due ruote, semplici cittadini e tanti runners. La pista pedo-ciclabile intercomunale, realizzata sulla vecchia ferrovia Lagonegro – Spezzano, diviene però anche “elemento generatore di profonda riflessione sulle infrastrutture di rete di mobilità dolce e sostenibile, sul loro impiego, sul loro futuro, sulla programmazione degli interventi di messa a sistema e sui collegati risvolti socio economici generati”. A farlo è l’Associazione Acanto  presieduta da Francesco Del Bo che evidenzia come i lavori eseguiti abbiano “letteralmente distrutto una parte dei cippi ferroviari in pietra di inizio secolo, frutto di abilità artigiana e che, pur modestamente, appartengono al capitale storico della tratta ferroviaria”. Non solo Del Bo lamenta “come buona parte della cunette in pietra (belle e funzionali alla racconta delle acque meteoriche), sono state letteralmente sepolte. Altro che valorizzazione di un antico tracciato, è stata spesauna notevole quantità di fondi pubblici, di cui quasi 500.000 euro per la realizzazione di una staccionata in pino nordico, anche là dove non necessaria, e non si è avuta la minima attenzione alla salvaguardia del patrimonio storico del tracciato”. Sul tracciato esistono “muri in pietra, cisterne, caselli, ponti, cunette in pietra, che costituiscono ancora una piccola traccia di quella che un tempo era il complesso delle opere ferroviarie e che oggi possono essere tranquillamente annoverate come patrimonio di archeologia ferroviaria”. Durante i lavori di realizzazione della pista  “molti di questi cippi sono stati barbaramente divelti e gettati lungo le cunette o tra la vegetazione o in alcuni casi accatastati come pietre di risulta”. Di fronte “a tanta non curanza da parte della ditta esecutrice dei lavori e con essa della direzione dei lavori che avrebbe dovuto vigilare” Acanto ( che fa notare anche il mancato recupero delle cunette in pietra, la mancanza di aree di sosta panoramiche, il vergognoso cemento della pietà e la mancanza di punti d’acqua) chiede ai comuni interessati che “i cippi ferroviari vengano immediatamente recuperati e ricollocati nelle posizioni originarie e di effettuare la manutenzione sui muretti in pietra della ex ferrovia.  Siamo felici – conclude Del Bo  di avere uno spazio liberamente fruibile dai cittadini (non motorizzati), ma la logica di accontentarsi sempre deve finire ed è necessario pretendere che tutti i lavori pubblici siano fatti a regola d’arte proprio come è stato fatto per la ferrovia che, ancora oggi dopo 100 anni, e lì e ci regala tutte le volte delle splendide passeggiate”.

panchine

 

Ma non è solo un problema legato ai lavori della pista fatti dalla ditta . Spesso sono i cittadini o semplici balordi che danneggiano importanti e belle strutture comunali. Non è certamente il prtimo caso a Castrovillari. Così come è stata anche  la stessa pista ciclabile che è percorribile solo a piedi o in bicicletta e non con altri mezzi presa di mira . E’ successo nei giorni scorsi nel breve tratto dei “Quatto Ponti” dove si trova uno spazio molto suggestivo alle spalle dell’Autostazione con tanto di panchine appena messe. Due di esse sono state completamente divelte. Per fortuna non sono state portate via e ieri ci hanno pensato gli operari del Comune a rimettere tutto a posto.