CASTROVILLARI – Sembra ieri che timidamente, riuniti intorno ad un tavolo della “Trattoria Napoletana”, decidemmo di affrontare una nuova avventura professionale. Da li a poco, tra il timore e lo scetticismo di qualche collega, dopo quella fatidica cena nacque Abmreport. Da allora, era il 30 marzo 2011, quotidianamente siamo qui a raccontarvi storie, fatti e vicende del nostro territorio ed in particolare della Città di Castrovillari. Da allora, come si suole dire, ne è passata acqua sotto i ponti, o meglio ne abbiamo raccontate di storie, nel bene e nel male. Almeno ci abbiamo provato cercando di dare alla comunità un servizio importante, che è quello di informare. Di giornalismo è difficile vivere, il nostro (anche se chi scrive ha la fortuna di fare altro) è un mestiere che non ti riempie il portafoglio ma spesso ti riempie il cuore di emozioni. La penna spesso, per non dire sempre, è uno strumento dal potere unico, un mezzo che ti può cambiare la vita a secondo di come sia usata. Dalla penna con il tempo si è passati alla tastiera. Strumento oggi molto diffuso e ancor più pericoloso. E’ sempre stato chiaro a noi tutti che internet avrebbe rivoluzionato il mondo dell’informazione rendendo la comunicazione multimediale una jungla da esplorare. Ecco a cosa servono i giornalisti, quelli veri, quelli che conoscono il mestiere e soprattutto le regole che lo contraddistinguono. Servono a provare a costruirsi un ruolo credibile in un contesto dove il lettore ha serie difficoltà a trovare la verità in una pluralità di fonti che spesso non aiutano a cercare una verità ma invece disorientano il cittadino. Quello che sta accadendo oggi. Abm prova a fare questo. Ad essere credibile ed a ritagliarsi uno spazio in questo far west dell’informazione attraverso poche ma significative regole. Regoleche spesso ci hanno reso impopolari e ci hanno procurato qualche “nemico”, ma che fanno parte della professionalità di chi crede ancora che informare, in tutte le sue varie forme, sia una missione da compiere per ogni buon giornalista. Non ci piace farci raccontare le cose, preferiamo viverle (come dice uno slogan). Ed è ciò che facciamo quotidianamente attraverso una capacità di selezione, una verifica delle fonti, una partecipazione attiva degli eventi di rilievo ed una trasmissione delle notizie nella massima libertà e indipendenza . Ecco cosa intendiamo noi per fare informazione di qualità, l’unica che può incidere sulle coscienze dei lettori. Se siamo riusciti a fare questo, seppur in parte, allora si che la nostra missione ha avuto successo. Altrimenti vorrà dire che anche noi abbiamo sbagliato in qualcosa e proveremo a rimediare. Ma questo potete valutarlo solo Voi. Per adesso permettetemi una cosa:“Buon Compleanno ABM”