Cambieranno gli equilibri di area, con una preminenza dell’area jonica rispetto a quella del Pollino che con l’era del presidente Roberto Laghi aveva rappresentato la maggioranza del consiglio. Ma l’ordine degli avvocati del Tribunale di Castrovillari non sarà commissariato. Lo ha deciso il Consiglio Nazionale Forense che ha sciolto la riserva rispetto all’annullamento dell’atto di proclamazione dei quattro consiglieri ritenuti ineleggibili che avevano rassegnato le dimissioni insieme ad altri quattro componenti qualche giorno prima dell’udienza dello stesso Cnf che avrebbe dovuto pronunciarsi sul “caso Castrovillari”.
Le dimissioni di otto consiglieri su quindici poteva provocare la mancanza del numero legale e il potenziale scioglimento del consiglio con la nomina di un commissario. Ma invece non sarà cosi in quanto il Cnf, dopo giorni di opportuna valutazione, ha sovvertito i piani di chi voleva lo scioglimento anticipato, ritenendo legittime le dimissioni degli altri quattro componenti regolarmente eletti durante le elezioni, e permettendo al Consiglio di continuare nell’esercizio delle sue funzioni attraverso l’insediamento dei primi quattro tra i non eletti.
Dunque uscendo di scena anche il presidente Roberto Laghi, in quanto eletto Consigliere nazionale e pertanto incompatibile con il mandato di presidente dell’Ordine, ora l’asse verticistico del consiglio dell’ordine degli avvocati potrebbe subire una profonda sterzata verso l’area Corigliano – Rossano.