La maschera di Organtino e il Re Burlone si sono presi la città. Simbolicamente ieri l’amministrazione comunale di Castrovillari ha consegnato le chiavi del capoluogo del Pollino alla festa mascherata per eccellenza che ai piedi del massiccio del Parco nazionale ha una tradizione antica, centenaria. Anche lei si è dovuta arrendere alla pandemia nei due anni precedenti (prima annullando l’ultima sfilata in programma a pochi giorni dal primo lockdown, poi facendo saltare l’edizione 2021 celebrata solo virtualmente) ma ora prova a ripartire con un’edizione sottotono dedicata i bambini più che altro.
Ieri il primo appuntamento: l’incoronazione del Re mascherato celebrato all’interno della corte del Castello Aragonese. Poi domenica il doppio appuntamento per bambini all’interno del Villaggio Scolastico: prove di ripartenza di un’edizione costretta ad evitare carri e sfilate per via dell’effetto del Covid 19 ancora presente. In più la guerra ormai alle porte dell’Europa. E allora si prova a cercare un pò di spensieratezza tra le maschere e i colori del carnevale. E’ stato l’assessore Federica Tricarico, a nome dell’amministrazione comunale di Castrovillari, a dare il via alle manifestazioni carnascialesche e alla diatriba tra Re carnevale e la Quaresima; anticipati da Organtino, la maschera che rappresenta il carnevale di Castrovillari.
Nelle vesti di Re burlone, Rosario Rummolo, in quelle della Quaresima, Valentina Bellizzi e in quelle di Organtino, Fedele Battipede, accompagnati dalle note dell’orchestra della Pro Loco, da alcuni componenti del sodalizio castrovillarese e il vestito della tradizione cittadina, la “Pacchiana”, in un programma snello e agile presentato da Carlo Catucci. «Se vogliamo vedere il bicchiere mezzo pieno – ha sottolineato il presidente della Pro Loco, Eugenio Iannell – è che dopo lo stop si ritorni a parlare del Carnevale, del nostro Carnevale. E’ vero abbiamo visto l’apertura del Carnevale di Viareggio, di Venezia con il coinvolgimento dell’intera popolazione. Ma lì ci sono degli impegni economici davvero importanti, purtroppo questo a Castrovillari non succede». Gli ha fatto eco l’assessore, Ernesto Bello: «Ripartiamo da dove eravamo rimasti e soprattutto sperare che l’edizione del 2023 sia un evento nella piena naturalità delle cose, senza pandemia».
«E’ un carnevale significativo, un carnevale della ripartenza – ha sottolineato il direttore artistico, Gerardo Bonifati – propedeutico alla 65 edizione. Il carnevale è nel dna dei castrovillaresi. Noi abbiamo il dovere di proporre questo evento e in questa edizione vedremo quella che è la tradizione del carnevale che si aggancia a quella che è la storia che nasce nel 1635 con la farsa di Cesare Quintana, l’Organtino».