Carabinieri Forestale: in prima linea nella salvaguardia ambientale. Il Bilancio 2021

CC CONTROLLO NEVE

CC CONTROLLO NEVE

 

Sempre in prima linea nel contrasto alle gestioni illecite di rifiuti, al bracconaggio, all’inquinamento del suolo e delle acque, alla tutela della fauna e alla prevenzione degli incendi boschivi e al controllo della filiera alimentare. I Carabinieri Forestale di Cosenza, tracciano il loro bilancio negli ambiti di intervento nella vasta Provincia cosentina. Le 22 stazioni dislocate sul territorio sono state quotidianamente impegnate nella tutela del territorio
La tutela del territorio è uno dei principali obiettivi che vede i militari quotidianamente impegnati nella prevenzione e repressioni di reati ambientali che ne aggrediscono il suo stato naturale. 16.500 (36.000 in tutta la Regione) i controlli effettuati, 6000 (15.000 nella Regione)  le persone controllate, 1700 i veicoli. Una attività proficua che ha portato alla denuncia di 574 persone (1300 in Calabria) , di 245 sequestri penali (611 a livello regionale)  e cinque arresti (37 in Calabria) . 943 gli illeciti amministrativi contestati che hanno portato ad elevare sanzioni per un totale di 997.000 euro ( 2.535.171 in tutta la Regione)  924 trasgressori, oltre a 23 sequestri amministrativi. Ancora una volta importante ruolo lo ha svolto sul territorio il NIPAAF, Nucleo Investigativo dei Carabinieri Forestale che ha messo in luce attività illegali legate all’inquinamento ambientale e al traffico di rifiuti. Importanti sono stati i risultati ottenuti nella repressione del “turismo venatorio illegale”particolarmente attratto dell’avifauna acquatica migratoria sulle coste cosentine e dell’uccellagione nei confronti degli esemplari di fringillidi ai fini della loro commercializzazione. Anche nella Provincia di Cosenza la specialità Forestale è stata particolarmente impegnata nella lotta agli incendi boschivi, non solo nella fase di repressione del fenomeno, ma soprattutto nella fase di prevenzione del fenomeno stesso.

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Anche nel Parco del Pollino, area protetta calabro lucana,  è stata messa in atto una intensa attività di controllo da parte dei militari del Raggruppamento Carabinieri del Parco Nazionale del Pollino. In particolare sono aumentati i controlli, 20.006 (18680 nel 2020) di cui 1.244 i controlli sono stati quelli sulle utilizzazioni boschive. Il benessere degli animali, il controllo alle norme di polizia veterinaria e di raccolta funghi e tartufi, e la salvaguardia della fauna selvatica ed ittica continuano ad essere una importante missione dell’Arma Forestale nell’area protetta. Anche quest’anno si è svolta l’attività di monitoraggio del Lupo che si sta facendo nell’area protetta grazie al personale militare, della Trota mediterranea e del Cervo effettuata nel versante lucano.
Numerosi anche gli interventi di protezione civile e di soccorso a dispersi in montagna e persone in difficoltà posti in essere dal personale grazie ad una piena e profonda conoscenza del territorio. 3.300 sono stati i cinghiali abbattuti durante le attività di selecontrollo messe in atto dall’Ente Parco e supervisionate dai Carabinieri Forestali. Complessivamente nel corso del 2021 nell’area protetta si sono registrati 43 incendi (60 nel 2020)  che hanno interessato una superficie di circa 900  ettari, di cui 154 boscata e 746  non boscata. Nel corso dell’iniziativa “Un albero per il futuro” sono stati messi a dimora numerose piante presso altrettanti isitituti calabresi e lucani dell’area Parco per dare impulso all’importanza delle piante nei centri urbani.