CASTROVILLARI – Ancora trattori in strada, questa volta nei pressi della discarica di Campolescia, per ribadire la contrarietà alla riapertura del sito ubicato nell’agro del comune di Castrovillari. Il Comitato di Cammarata e la Coldiretti si sono ritrovati proprio all’ingresso della discarica per un presidio democratico al fine di sottolineare che il sindaco di Castrovillari non vorrebbe onorato «gli impegni pubblicamente presi circa l’immediata apertura di un tavolo tecnico per la chiusura senza indugi e senza ulteriore abbanco di rifiuti nella discarica di Campolescio». Nei giorni scorsi si era fatto rilevare che proseguono al contrario «sempre più rapidamente i lavori presso la discarica incuranti dei problemi ad essa connessi – sanitari, di rischi di infiltrazione criminale e di danni gravissimi e irreparabili al tessuto economico dell’intero territorio, vocato e basato sulle produzioni agricole di qualità». Ma la notizia del giorno è che il tavolo tecnico in realtà ci sarà martedì presso la Prefettura di Cosenza. Il Sindaco di Castrovillari pubblicamente nella serata di ieri – attraverso la sua pagina fb – ha rilanciato la polemica contro il comitato ribadendo che «l’incontro si farà in Prefettura alla quale ha chiesto un incontro la Cgil e lo ha sollecitato per iscritto lo scrivente. Quale migliore sede per discutere di infiltrazioni criminali, di ordine pubblico, rispetto delle prescrizioni, autorizzazione integrata ambientale? In quella sede, istituzionale, chiarirete tutte le perplessità. Spiegherete perché dovrebbero fermarsi i lavori di messa in sicurezza della discarica, da molti anni fuori norma e sotto infrazione europea. Visto che di questo si parla e non di riapertura». Ma lo scontro tra l’istituzione pubblica ed il Comitato è ormai palese. «Spiegherete – aggiunge il primo cittadino – anche a chi giovano le falsità fatte girare ad arte sull’avere, il sottoscritto, negato un incontro. L’incontro si farà nella sede più alta delle istituzioni provinciali e sotto l’egida di chi è preposto alla sicurezza, ordine pubblico e legalità che è la Prefettura. Così il tutto verrà verbalizzato e renderemo pubblico il verbale per non sentire più tante “verità”. Se tale sede non vi aggrada, problemi vostri».