Cala il sipario su Civita…nova. C’è ancora tanto da fare, l’importante è continuare a crederci

civita nova de marco

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CASTROVILLARI –Con l’ultimo appuntamento di questa mattina è calato il sipario su Civita…nova 2016. Una edizione che ha fatto parlare, e probabilmente lo farà ancora nelle sedi opportune. Nel bene e nel male, quando si cerca di fare e di continuare a credere e investire in un evento c’è sempre qualcosa che può non andare per il verso giusto, o qualcosa che merita di essere riproposta per bellezza e successo di pubblico.  Fa parte del rischio, e lo sanno bene chi in questa manifestazione crede e continuerà a crederci  contiuando a investire tempo e risorse . I “centri storici e, quindi, i borghi antichi, sono i motori identitari, con le dedizioni degli uomini e donne del lavoro, di quello sviluppo sostenibile che si vuole perseguire coniugando l’esistente con il patrimonio e il costume con la tradizione e la memoria”.  Ed è ciò che la Pro Loco ha voluto ricordare nella penultima serata con lo spettacolo folklorico dedicato alla città ed a tutti quei contributi che hanno reso possibile e propulsivo l’evento “nel quale – come aveva ricordato il Sindaco, Domenico Lo Polito, alla conferenza di presentazione della manifestazione alla città – l’incontro è il vero cuore dell’avvenimento”. Incontrarsi nella Civita “al fine di far vivere il centro storico, tra mostre , spettacoli, visite, certa che la cultura è l’ambito di un popolo per affermare la propria umanità e la propria vita” affermano gli amministratori locali che siamo certi da questa edizione, artisticamente curata dalla Pro Loco, sapranno cogliere i lati positivi e discutere e trovare soluzioni lì dove qualcosa non ha funzionato animando le critiche di molti cittadini. La critica costruttiva, se costruttiva è,  certamente aiuta a migliorare e migliorarsi, ancor di più se si ha il buon senso di saperla accettare e trarre spunto da essa. Troppi giorni di manifestazione e pochi artigiani presenti sono le lamentele principali che cittadini ed operatori del settore hanno esternato agli organizzatori. Ma anche applausi e consensi per alcune iniziative e per gli artisti da strada, scelta giusta e vincente proposta in questi anni dalla direzione artistica.  Senza tener conto, altro rilievo importante,  anche delle condizioni climatiche, che pur incidono su una manifestazione del genere. Alla fine si ha la “ consapevolezza che c’é ancora tanto da fare per tutti, indistintamente”, ma nello stesso tempo si plaude ad una iniziativa che nata con successo in altri tempi oggi “vuole crescere per ciò che ha e portano in dote da secoli, con sentimento,  le persone, e che possiede il patrimonio con il gusto di una creatività sempre più inclusiva” così come affermano gli amministratori cittadini. Il centro storico è un patrimonio che amministratori, associazioni, aziende e cittadini devono saper sfruttare e far vivere come volano di sviluppo sociale e culturale. La strada ripresa è quella giusta, bisogna solo renderla meno tortuosa  perché il paesaggio che la circonda è bello e affascinante. C’è un anno per lavorarci, l’appuntamento è per l’edizione 2017. .