Bomba alla clinica di Belvedere: Laghi, intimidazione inaccettabile

laghi ferdinando cittadella

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«Quanto accaduto a Belvedere Marittimo, dove un ordigno è stato fatto esplodere all’interno della “Tirrenia Hospital”, non può certo lasciare indifferenti. Ancor più se, come parrebbe e come avranno modo di verificare le autorità preposte, si sia trattato di un’intimidazione mafiosa, occorre che le istituzioni e l’intera società civile si mobilitino a difesa della legalità, respingendo il vile gesto con fermezza».

Lo afferma il consigliere regionale Ferdinando Laghi che in qualità di consigliere regionale e membro della Commissione consiliare contro il fenomeno della ‘ndgrangheta, della corruzione e dell’illegalità diffusa, promette di adoperarsi «fin da subito per mettere in campo ogni azione utile a far luce sull’episodio e adottare i provvedimenti conseguenti».

«Per prima cosa – fa sapere Laghi – desidero esprimere la mia solidarietà incondizionata agli operatori sanitari della clinica, vittime di un’inqualificabile azione, nonché all’intera cittadinanza di Belvedere, certamente pervasa, in queste ore, da incredulità e smarrimento. Colgo, quindi, l’occasione per annunciare che mi recherò quanto prima sul posto, per esprimere loro tutta la mia vicinanza affinché sappiano che non saranno lasciati soli. Inoltre, chiederò che, nel corso della prossima seduta della Commissione contro la ‘ndrangheta, di cui faccio parte, già calendarizzata per il prossimo 19 ottobre, l’intimidazione alla “Tirrenia Hospital” sia inserita tra i punti all’ordine del giorno e che sia discussa unitamente alle relative audizioni. Si tratta – conclude Laghi – di fatti inaccettabili che minano le fondamenta democratiche di una comunità e che richiedono risposte ferme e concrete».