ROTONDA – La prima di una serie di riunioni tra le associazioni e comitato ambientalisti attivi dell’area del Parco del Pollino si è tenuta nei giorni scorsi a Rotonda su iniziativa del rappresentante delle Associazioni ambientaliste in seno al Consiglio Direttivo dell’Ente Parco Nazionale del Pollino, Ferdinando Laghi. Ben 19 sigle di sodalizi attivi nell’area protetta calabro – lucana si sono ritrovati per discutere del problema della sovrappopolazione di cinghiali, della rete sentieristica del Parco, della centrale Enel della Valle del Mercure, della fruizione di aree di altissimo pregio ambientale –come le gole dell’Argentino- e delle opere di disboscamento troppo spesso incontrollate e inaccettabili. L’attenzione è stata posta anche sulle turbine eoliche collocate nell’immediata prossimità dell’area protetta del Parco e sulla necessità di considerare con attenzione la necessità e la natura di opere strutturali da realizzare all’interno del Parco. In una delle aree naturalistiche più belle d’Italia caratterizzata da una marcata antropizzazione c’è la «necessità di tutelare specie animali e vegetali rare e preziose alla cui tutela e conservazione è istituzionalmente finalizzata l’attività dell’Ente» ha specificato il coordinamento ambientalista del Parco Nazionale del Pollino. Ai lavori era stato anche invitato Monsignor FRancesco Savino, Vescovo della Diocesi di Cassano Jonio, il quale impossibilitato a partecipare di persona, ha comunicato il suo apprezzamento e la sua vicinanza alle motivazioni dell’iniziativa. In apertura dei lavori unanime è stato l’apprezzamento per la recente deliberazione dell’Ente a sostegno delle ragioni del Comitato Nazionale No Triv nella quale è contenuto un esplicito invito ai cittadini a recarsi alle urne il 17 aprile prossimo. Tra i punti in discussione anche la possibilità di favorire le attività cicloturistiche attraverso corsi di mountain-bike e la necessità di regolamentare meglio l’utilizzo delle servitù militari all’interno dell’area Parco, attraverso una concertazione con le Autorità militari preposte. Si è anche convenuto sulla necessità di allargare l’ambito dei partecipanti delle prossime riunioni. Le associazioni presenti hanno convenuto sulla necessità di creare modalità di scambio di informazioni e di collaborazione sui problemi affrontati decidendo di dar vita ad un organismo di coordinamento che possa offrire all’Ente, attraverso il loro rappresentante nel Consiglio Direttivo, idee, suggerimenti, ma anche richieste di chiarimenti e informazioni, che favoriscano i percorsi decisionali degli Organi dirigenti dell’Ente Parco, ma che permettano anche a chi ha passione, competenze ed esperienza, di essere a pieno titolo protagonista della vita del Parco Nazionale del Pollino e della tutela delle vere e proprie meraviglie in esso racchiuse.