CAMPOTENESE – Parla di una «due giorni incredibile che ha dato la possibilità di dare attenzioni alle realtà del nostro Parco» Domenico Pappaterra commentando l’educational “Da Expo ai territori. Colture e culture per un futuro sostenibile” che lo scorso fine settimana ha portato sul Pollino, in collaborazione con il Gal Pollino Sviluppo, ben otto giornalisti di stampa enogastronomica nazionale in viaggio tra alcune delle realtà produttive più significative della Montagna del Sud. Un press tour conclusosi a Campotenese con la inaugurazione ufficiale de “La Principessa”, il Centro di Turismo Rurale voluto dal Parco Nazionale del Pollino e che è «la testimonianza diretta – ha commentato il Presidente dell’Ente – di come si possano utilizzare bene i fondi europei, perché qui non abbiamo costruito una cattedrale nel deserto, poiché mentre la costruivamo abbiamo anche pensato a come farla vivere con un percorso di gestione efficiente. Consegniamo al territorio una struttura che parlerà al cuore di tutta la ruralità della Calabria». Al suo fianco il presidente della Regio Calabria, Mario Oliverio, che ha parlato dell’educahional come di una iniziativa importante «per rovesciare lo stereotipo di questa terra» mettendo in mostra «punti di eccellenza e risorse importanti che non hanno nulla da invidiare alle altre realtà del paese». Era presente alla cerimonia di inaugurazione anche il Vescovo della Diocesi di Cassano all’Jonio, Mons. Francesco Savino, il quale ha sottolineato la bellezza del luogo come terra «benedetta» ed ha puntualizzato che c’è bisogno di «sperimentare un nuovo umanesimo al di là di ogni rassegnazione». «Non lasciamo che la Calabria venga trasfigurata dalle trivellazioni» ha anche aggiunto facendo riferimento al suo incontro con i Sindaci del territorio proprio sul tema ambientale. Ma la due giorni nel Pollino ha portato Pappaterra e Arcidiacono, in rappresentanza dei due enti coinvolti, a mostrare a operatori di settore ed opinion leader le punte di diamante di quest’area di parco. Dal pane di Cerchiara, con la visita al forno Mauro, accompagnati dal Sindaco della cittadina, Antonio Carlomagno, alle produzioni biologico casearie de i Dolci Pascoli di Morano Calabro, passando per la Lenticchia di Mormanno, ritrovato presidio Slow Food celebrato nel focus vissuto a Mormanno alla presenza del Presidente di Federparchi, Sammurri, del direttore di Symbola, Sturabotti, e del Presidente di Slow Food Calabria, Nicola Fiorita. Ma anche il bocconotto di Mormanno dello Snack Bar e lo speciale gelato al Moscato di Saracena, prodotto per l’occasione dal Bari Di Vasto di Castrovillari, hanno preceduto la cena presso la Locanda del Parco, affidato allo chef Luigi Ferraro, a base di prodotti del territorio. Nel secondo giorno di tour, invece, i giornalisti hanno potuto gustare, nella splendida cornice di Palazzo Pignatelli, un pranzo contadino curato dai ristoranti Da Lucrezia e Fontana Vecchia prima di assaporare, al tramonto, nel panorama di Campotense, le pizza di Filomena Palmieri della scuderia Api di Cosenza, campione italiano di Pizza In Teglia con un impasto lievitato 96 ore, e la cena territoriale dello Chef saracenaro, Gennaro di Pace, che ha portato in tavola la pasta fresca condita con la Melenzana rossa di rotonda ed il pecorino stagionato e le polpette al sugo al profumo di lavanda accompagnati dai vini della Dop Terre di Cosenza. Ad aprire la serata evento il Gin tonic al porcino del Pollino del Mixologist Fedele Aita dei My Coffe di Morano.