Anno della Misericordia, l’annuncio di Savino diventerà realtà. Ecco la prima opera segno

convitto restauro

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CASTROVILLARI – Non sarà un «ciambotto pastorale» ma un anno con un «itinerario» ben preciso da inserire nel cammino della chiesa diocesana. Diceva così Monsignor Francesco Savino nel corso dell’assemblea diocesana celebrata a settembre del 2015 a Castrovillari. [leggi] Quel percorso pastorale voluto dal presule per “tradurre” nel concreto il volto della Chiesa di Cassano nella quotidianità ha impegnato la Diocesi nella realizzazione di «opere segno» come le chiama il Vescovo pugliese che siano visibile volto di Cristo nell’opera di chi le vivrà. Una di queste opere – annunciò Savino – sarà realizzata proprio a Castrovillari con la trasformazione del convitto vescovile di Castrovillari, proprio alle spalle della Parrocchia dei Sacri Cuori, abbandonato da tempo, in uno spazio operativo dove ospitare cinque opere di misericordia che coinvolgeranno gli aspetti caritativo e sociale. Questa opera – collegata ad un vecchio progetto dei Lions dal titolo “Dopo di noi” sarà presentata giorno 14 maggio alle ore 11, nel salone parrocchiale dei Sacri Cuori di Castrovillari, alla presenza del Vescovo di Cassano all’Jonio. La Fondazione di Comunità onlus “Casa della Misericordia” è frutto dell’incontro – come già annunciato dalla nostra testata nel settembre di un anno fa – tra la Fondazione “Rovitti” e il Seminario Diocesano. Mira a promuovere la libertà personale e sociale per il bene comune. Intende avviare servizi socio-sanitari a vantaggio delle persone più fragili integrando offerte lavorative con pratiche gratuite di volontariato. La “Casa della Misericordia” ha l’obiettivo di rilanciare la Speranza, favorendo scelte e prassi di economia sociale e solidale capace di inglobare gli esclusi, i drop-out, perché trovino piena cittadinanza. Subito dopo la conferenza stampa, saranno consegnati i lavori per il primo lotto dell’adeguamento strutturale e funzionale del Convitto vescovile Sacro Cuore. Il suo nuovo utilizzo sarà quello di un Polifunzionale socio-assistenziale. Il primo lotto ospiterà il “dopo di noi”, ovvero due centri che saranno rivolti a soggetti con handicap grave e difficoltà connesse allo svolgimento dei fondamentali atti della vita quotidiana, rimasti privi dei familiari che ad essi provvedevano. Il Polifunzionale, a lavori ultimati, ospiterà anche un Centro diurno per disabili, una comunità alloggio per anziani, dei mini appartamenti per realizzare occasioni di vita autonoma per disabili e una piscina riabilitativa.