Ammortizzatori in deroga. Senza risposte si scende in piazza il 13 maggio

Guido

Guido

 

CASTROVILLARI – «Urge accellerare immediatamente le procedure di sblocco delle risorse individuate da tempo per dare un pò di ossigeno alle tante famiglie ridotte, ormai da mesi, a combattere con la vita e passare dagli annunci sulla disponibilità dei fondi (41 milioni della riprogrammazione FSE e 56 milioni del riparto nazionale del Fondo per l’Occupazione) alla loro effettiva erogazione in favore degli aventi diritto. I figli, le famiglie, la vita non possono più aspettare i tempi della burocrazia e della politica». Giuseppe Guido, segretario confedereale della Cgil comprensoriale, parla così dopo la nutrita e accesa assemblea che stamane ha visto protagonisti, nella città del Pollino, i tanti percettori di ammortizzatori sociali in deroga dell’area del Pollino. La misura è colma. Il dibattitto sulle drammatiche condizioni che vivono le famiglie di questi lavoratori e di queste lavoratrici che ancora attendono i pagamenti di quanto loro spettante per l’annualità 2014 e molti addirittura per quella del 2013, è una situazione «non più tollerabile che pesa come un macigno sulle spalle di chi Governa il Paese e che non riesce a trovare soluzione al principale problema che affligge la società: il lavoro. Per queste ragioni – scrive la Cgil – ci auguriamo che il Ministro Poletti, che nelle prossime ore sarà in Calabria per ragionare, finalmente aggiungiamo noi, su una concreta proposta di reddito minimo, che possa anche aiutare i tanti percettori di ammortizzatori sociali in deroga, sappia dare risposte concrete anche sull’effettivo sblocco delle risorse necessarie ad alleviare il disagio dei tanti precari calabresi. In mancanza di tempi e risposte certe non si potrà che pensare ad iniziative di protesta per rivendicare i propri diritti ad iniziare da un sit-in presso la sede Inps di Castrovillari per il prossimo 13 Maggio che vedrà la partecipazione, assieme alla cgil, di tutti i lavoratori e le lavoratrici interessati alla vicenda».