La salma di Giuseppe Rago, trovato senza vita in una scarpata adiacente un’abitazione dove era intento a fare dei lavori, sarà sottoposta ad esame autoptico. Lo ha deciso la magistratura che segue il caso del rinvenimento del cadavere dell’uomo, per chiarire definitivamente le cause del decesso.
Le ricerche era partite nel pomeriggio di ieri dopo la segnalazione di scomparsa ad opera dei familiari, pervenuta alla Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di Castrovillari che ha subito allertato i militari della Stazione di Altomonte e di San Donato di Ninea i quali, dopo alcune ricerche, hanno rinvenuto il corpo esanime dell’uomo in una scarpata adiacente un’abitazione dove era parcheggiato il furgone di sua proprietà.
Dopo gli immediati accertamenti compiuti dai Carabinieri coordinati dalla Procura della Repubblica di Castrovillari acquisendo le informazioni dai familiari e dalle persone che per ultimo erano state in contatto con l’uomo, al termine dei rilievi fotografici eseguiti dal personale specializzato del Nucleo Operativo della Compagnia, il medico legale è intervenuto sul posto per effettuare l’ispezione cadaverica esterna.
Considerata la profondità di circa 40 metri del dirupo, all’attività hanno partecipato i Vigili del Fuoco di Castrovillari, il Soccorso Alpino della Guardia di Finanza nonché i Volontari del Soccorso Alpino Calabria che con le necessarie imbracature hanno recuperato la salma.
In relazione agli elementi raccolti e tenuto anche conto dello stato attuale del procedimento in fase di sviluppo investigativo, l’uomo stava lavorando alla costruzione di un muro perimetrale.