Acta Ungra presenta il progetto Gjitonia per l’ospitalità diffusa a Lungro

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LUNGRO – Il centro storico di Lungro si candida ad essere luogo di ospitalità diffusa. Per non morire i borghi del Pollino hanno bisogno di idee progettuali coraggiose che puntino alla rivalutazione e riqualificazione dell’esistente, trasformandola in chiave turistico – abitativa. E’ quanto ha pensato l’associazione Acta Ungra che il 6 maggio presenterà il progetto Gjitonia che si propone di dar vita ad una forma di ricettività creativa finalizzata alla riqualificazione del patrimonio abitativo del centro storico di Lungro. L’obiettivo è quello di offrire in futuro un’esperienza di vita del centro storico, dei suoi ritmi e delle sue tradizioni. A partire dalle ore 18.00 in Piazza Nardò il sodalizio arbereshe ne discuterà con il Sindaco di Lungro, Giuseppino Santoianni, il Presidente del Parco Nazionale del Pollino, Domenico Pappaterra e l’Assessore regionale alla pianificazione territoriale ed urbanistica, Franco Rossi, il giornalista Vincenzo Alvaro, insieme al presidente di Acta Ungra, Luigi Guaragna, e Rosa Carbone presidente della Pro Loco. L’iniziativa della Gjitonia – moderata da Maria Cristina Esposito, vice presidente dell’associazione Acta Ungra – si inserisce in un progetto più ampio denominato ArberiaLab che si sviluppa lungo tre direttrici: ospitalità diffusa, mediateca culturale arbëreshë e itinerari turistici culturali, naturalistici ed enogastronomici. «La proposta – spiega Acta Ungra – calibrata tenendo conto delle grandi potenzialità del piccolo borgo arbëreshë, tende a destagionalizzare l’offerta turistica, implementare servizi per i residenti, rivitalizzare l’indotto economico, sviluppare un nuovo sistema di welfare di comunità e frenare il processo di deantropizzazione crescente a cui Lungro è sottoposta». Il territorio di riferimento vanta una tradizione culturale ed enogastronomica importante e «si presta bene per itinerari turistici ed escursioni, che già vengono offerti dall’associazione, coniugando il turismo con il rispetto dell’ambiente e i suoi equilibri, nel segno della valorizzazione della storia locale».