Welfare condominiale, una castrovillarese apre Gammadonna

favale elisabetta

favale elisabettaTORINO – Ha studiato a Perugia, dove si è laureta in Scienze Politiche con indirizzo amministrativo, per poi scegliere il lavoro di una multinazione. ma nel 2012 ha deciso di mollare tutto e rischiare in un progetto più rischioso ma di grande valore sociale. Così Elisabetta Favale, castrovillarese, ha fondato a Milano “Spaziocuore” una cooperativa sociale che ha il preciso intento di diffondere un servizio innovativo: un welfare condominiale, che prevede una figura (governante/tata/badante) che lavora in sharing per più famiglie dello stesso condominio. La sua idea sarà una delle sette che aprirà il quinto salone di Gammadonna per come annunciato, nel corso della conferenza stampa di lancio del salone dell’imprenditoria femminile, per bocca dei Presidenti degli enti promotori: Alessandro Barberis per la Camera, Silvana Neri per il Comitato dell’Imprenditoria Femminile e Mario Parenti per l’Associazione GammaDonna. Spaziocuore, partita a Milano lo scorso marzo, dopo solo quattro mesi di operatività ha già una sede anche a Roma. Dopo la sua laurea in Umbria Elisabetta Favale ha sviluppato la sua carriera nell’ambito delle agenzie per il lavoro e, negli ultimi anni, nel settore del welfare pubblico. La scelta delle protagoniste è avvenuta tramite una selezione promossa dal Corriere della Sera “la 27esima ora”, hanno partecipato neo-imprenditrici di tutta Italia. Il tema centrale del salone: Rimettersi in gioco. Sul lavoro, nel modo di fare impresa, nella propria vita, la vede protagonista con la sua scelta innovativa. «Oggi la sfida al futuro passa da qui, la sfida di chi vuole costruire nuovi modelli di business, di chi cerca percorsi di carriera alternativi o magari un nuovo tipo di impiego». Il salone vuole proprio rilanciare il potenziale di giovani e donne perchè hanno in se «un potenziale in grado di rimettere in moto l’economia del Paese e la sua società. Attraverso un’arte preziosa: la capacità di re-inventarsi, la strada attraverso cui rompere gli schemi per riprendersi il futuro». I primi di ottobre, a Torino, il tema sarà affrontato avvalendosi della partecipazione attiva del pubblico e di numerose testimonianze di successo, dando vita a un programma concreto e fortemente interattivo, rivolto all’innovazione e alla collaborazione di rete.

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