Uefa sfida il razzismo

Londra – La Uefa sfida i razzisti e lo fa con un nuovo regolamento disciplinare. Dal primo di giugno verranno messe in atto nuove sanzioni per chi offenderà, verbalmente e fisicamente, atleti di carnagione scura. Oggi a Londra il comitato esecutivo ha così deliberato: chiusura parziale dello stadio alla prima offesa degli spettatori, chiusura totale alla seconda, e una multa da 50.000 euro. Una squalifica minima di 10 turni in caso di ingiurie da parte di dirigenti e/o giocatori; in più sarà emessa una misura cautelare per tutelare la figura dell’ufficiale di gara che proclama tre turni di squalifica per le offese, e 15 turni di squalifica per le aggressioni. La Uefa illustra così il provvedimento: “I nuovi Regolamenti disciplinari includono sanzioni più pesanti ideate per combattere in modo efficiente ogni comportamento razzista durante le partite, in linea con la politica Uefa di tolleranza zero emersa anche attraverso la risoluzione adottata dal Consiglio strategico per il calcio professionistico il 27 marzo 2013 a Sofia”. In più si provvederà a stabilire nuove norme per il problema doping. Infatti domani in occasione del 37° Congresso Ordinario Uefa sarà emanata una soluzione che prevederà per la stagione calcistica 2013/2014 l’inserimento delle analisi del sangue oltre ai test sulle urine già in uso. Per quanto riguarda la corruzione e le partite truccate è stata data una maggiore autorità agli organi disciplinari Uefa, questa nel caso in cui una federazione iscritta alla Uefa stessa non punisca in maniera consona atteggiamenti che possono danneggiare la natura del calcio. L’organismo europeo chiederà a tutti i paesi di usare le stesse norme per i campionati nazionali.

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di Rossana Di Maio

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