CASTROVILLARI – Sarà un giorno di lotta, in una terra dove la viabilità, la mobilità ed il lavoro sono una emergenza collettiva. Il primo maggio dovrebbe essere una festa, ma qui di lavoro ce n’è sempre meno, ed anche il diritto alla mobilità è diventato una chimera dopo il crollo di una parte del viadotto italia che ha causato la morte di un giovane operaio. Ecco perchè i sindacati hanno dato, da stamane, appuntamento ufficiale a Laino Castello per un primo maggio che si è deciso di svolgere nella città simbolo di quanto accade nella Calabria dai mille problemi per «richiamare l’attenzione del Governo nazionale e del Governo regionale sull’isolamento a cui è costretta la Calabria dal 2 marzo scorso a causa della chiusura dell’autostrada A3 proprio all’altezza di Laino, che è diventato luogo simbolo di crocevia e isolamento, ma anche simbolo di speranza per via dei cantieri che dovrebbero, una volta ultimati, riavvicinare la Calabria al resto del Paese». Così Michele Gravano, segretario generale della Cgil Calabria, nella sala di rappresentanza del Parco Nazionale del Pollino a Castrovillari, ha presentato agli operatori dell’informazione la festa dei lavoratori 2015. «L’Anas ha la responsabilità di aver individuato dei percorsi alternativi inadeguati» incalza il numero uno del sindacato regionale, presentando la manifestazione «per il Lavoro, la mobilità, la Sicurezza». Alla conferenza stampa hanno partecipato parteciperanno, oltre al segretario della Cgil Calabria, Michele Gravano, i sindaci dei Comuni di Laino Castello, Giovanni Cosenza, e di Mormanno, Guglielmo Armentano, il Presidente del Parco nazionale del Pollino, Domenico Pappaterra, Angelo Sposato, Segretario Cgil Pollino Sibaritide Tirreno, Antonio Di Franco, per la Fillea Cgil, Giuseppe Nucera, in rappresentante della Federturismo. «L’iniziativa del 1° maggio, sarà una manifestazione – ha sostenuto il segretario generale della Cgil comprensoriale, Angelo Sposato – che si svolgerà con tono sobrio, a ricordo delle vittime sul lavoro, ma vorrà essere anche una giornata per rivendicare il diritto alla mobilità e alla viabilità negata». Sentita gratitudine verso i sindacati l’ha espressa il presidente del Parco, Mimmo Pappaterra, «per aver scelto Laino dove rilanceremo l’allarme sulla necessità della sicurezza sui cantieri e dove rivendicheremo una maggiore attenzione sul piano occupazionale». La denuncia non è mancata soprattutto per il completo abbandono in cui sono stati lasciati sindaci del comprensorio, mentre si è rilanciata la necessità di accelerare la ripartura del viadotto Italia e soprattutto, l’individuazione di una viabilità alternativa più consona alla mole di traffico. Il rappresentante di Federturismo, Giuseppe Nucera, ha evidenziato il forte calo di prenotazioni che si è registrato subito dopo il crollo del viadotto. «Prima del crollo iniziavamo ad avvertire un certo risveglio nelle prenotazioni dopo la forte crisi degli anni passati. Con il crollo del viadotto siamo ricaduti nuovamente nell’abisso». I sindaci Gianni Cosenza e Guglielmo Armentano hanno espresso soddisfazione per la scelta dei sindacati rispetto al luogo della manifestazione che dimostra attenzione per i territorio. «Laino dal 2 marzo scorso ha cambiato vita e abitudine per il grande traffico che si riversa sulle sue strade» ha aggiunto Cosenza con problemi per il turismo e soprattutto per il rafting, mentre Armentano ha lanciato un grido d’allarme sulla sanità.