TREBISACCE – Per ora è una vittoria solo sulla carta, ma i proponenti, a nome dei tanti cittadini dell’Alto Jonio, si attendono che ora la Politica dia corso a quanto stabilito dal Consiglio di Stato. La Sezione III del Consiglio di Stato in sede giurisdizionale ha accolto il ricorso presentato contro la chiusura dell’Ospedale di Trebisacce, ritenendo che i presidi ospedalieri di Corigliano, Rossano e Castrovillari sono troppo distanti per garantire il diritto alla salute dei cittadini del comprensorio dell’Alto Jonio. L’accoglimento del ricorso presentato dagli avvocati Luca D’Alba, Giuseppe Urbano, e Giuseppe Mormandi, a sostegno del Comune di Trebisacce, ha sottolineato come la Regione Calabria non disponga di una rete adeguata dal punto di vista sanitario. Una battaglia che i cittadini dell’Alto Jonio per mesi hanno condotto in strada, opponendosi anche fisicamente alla chiusura del presidio ospedaliero di Trebisacce, che rientrava nella riorganizzazione della rete sanitaria che la precedente giunta regionale della Calabria aveva promosso per il famigerato piano di rientro. Una politica di risparmio che era stata osteggiata anche dai Sindacati, dai Sindaci, e dai movimenti cittadini, che ora trova giustizia e verità nella sentenza del Consiglio di Stato. Ora la Politica regionale dovrà predisporre l’adozione dei provvedimenti dovuti perchè questa sentenza trovi rispondenza sul territorio a difesa dei tanti cittadini che attendono di poter esercitare il loro diritto alla salute.