Sab: dito puntato contro i criteri dell’Atp. Tolgono posti a chi aspira alla mobilità

sola franco Sab

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CASTROVILLARI – Torna a far sentire la propria voce il Sab. Questa volta il sindacato, che ha sede a Castrovillari, punta il dito contro i criteri utilizzati dall’ATP, «che hanno creato – a suo dire – un numero elevato di docenti soprannumerari che andranno a togliere posti a chi aspira alla mobilità interprovinciale e nelle varie fasi dei neo assunti dalla legge 107 sulla Buona Scuola». In particolare il segretario generale del Sab, Franco Sola, contesta «l’eccessiva trasformazione di classi normali in pluriclassi, specie nelle scuole medie a minoranza linguistica, il taglio lineare delle classi, l’eccessivo accorpamento delle medesime, specialmente nelle terze classi terminali, dove sono state accorpate classi con l’insegnamento di lingue diverse (es. Inglese e Spagnolo)». Sola critica, inoltre, «il mancato rispetto del decreto interministeriale sulla salvaguardia della titolarità in presenza di almeno un terzo delle ore (6 ore) ed addirittura, in alcuni casi, in presenza di aumento delle ore rispetto al precedente anno, i docenti sono stati, comunque, individuati soprannumerari. Infine contesta un mancato confronto sindacale sulle fasi di associabilità dei vari posti, al fine di ridurre al minimo la posizione di soprannumerarietà e, quindi, di essere individuati perdenti posto ed essere trasferiti d’ufficio». A tal riguardo, però, «per i perdenti posto nella scuola (pur in presenza di 17, 15, 12 ore, riportate come residue, invece di essere restituite ai titolari, attraverso la conferma o la creazione di un posto cattedra) il Sab offrirà patrocinio gratuito nel contenzioso che verrà a crearsi in caso di trasferimento d’ufficio». Domenico Fortunato