CASTROVILLARI – Cinquanta due volontari del Soccorso Alpino di Calabria e Basilicata – unitamente ad una aliquota del Corpo Forestale dello Stato proveniente da Rotonda – per una esercitazione resa difficoltosa ed ardua dalle pessime condizioni meteo. Lo scenario dell’ennesima prova sul campo delle tecniche di soccorso in quota per gli uomini del Cnsas ha visto simulare il ritrovamento di quattro escursionisti bergamaschi sul Pollino, tra i quali uno gravemente ferito in un canalone di Serra del Prete ad oltre due mila metri di quota. Fin dalle prime ore del mattino le unità cinofile del Soccorso Alpino di Calabria e Basilicata, le squadre di ricerca lungo i sentieri battuti a pettine, i medici aggregati alle squadre di soccorso hanno provveduto a setacciare l’area dello smarrimento coordinate dal campo base situato a Piano Ruggio attraverso sofisticati sistemi informatici collegati ai Gps e sistemi cartografici dettagliatassimi che hanno permesso il ritrovamento dei quattro simulanti. Una prova dura e faticosa – anche per pessime condizioni climatiche – ma che ha riprodotto in pieno la veridicità di un intervento di soccorso come tanti di quelli effettuati sulle montagne del territorio dal volontari. Soddisfatti per l’esito raggiunto i due Presidenti regionali del Soccorso Alpino dei Servizi regionali Basilicata e Calabria, Francesco Maturo e Luca Franzese, i quali hanno voluto personalmente ringraziare tutti il personale presente proveniente da entrambe le regioni per l’attaccamento al Corpo dinostrato anche in occasione di una complessa operazione di ricerca che seppur simulata ha messo a dura prova gli uomini per le pessime condizioni meteo persistenti.