MORANO CALABRO – Sono stati più di mille i visitatori che hanno affollato l’antico borgo di Morano Calabro nelle due “Giornate di Primavera” organizzate dal Fai-Pollino all’interno della più ampia manifestazione nazionale giunta alla 24.ma edizione che ha lo scopo di portare all’attenzione della opinione pubblica angoli nascosti, luoghi poco conosciuti del proprio territorio che sono degni di attenzione per i valori ambientali, naturalistici e storici che essi racchiudono.
Nell’area del Pollino quest’anno la scelta è ricaduta su Morano Calabro, uno dei borghi più belli d’Italia, dove sono stati attenzionati per l’occasione l’antico Castello Normanno, la chiesa dei SS. Pietro e Paolo ed il museo naturalistico del Nibbio, tre straordinarie bellezze racchiuse nella parte alta del centro abitato e che rappresentano solo una piccola parte del ricco patrimonio artistico, storico ed ambientale di cui Morano è ricca. Grande è stata la partecipazione degli studenti di tutte le scuole di Castrovillari, nonché quelli dell’istituto comprensivo di Morano e quello provenienti dalle scuole di Oriolo che hanno arricchito questa manifestazione e che ha posto al centro dell’attenzione proprio i giovani , alcuni dei quali, opportunamente formati, hanno fatto da ciceroni ai numerosi visitatori. Da più parti è stato sottolineato come in particolare dall’impegno dei giovani e dalla valorizzazione del nostro patrimonio artistico, culturale e paesaggistico passa sicuramente il rilancio della nostra regione, così bella, ma ancora non abbastanza conosciuta.
Notevole l’impegno anche della locale amministrazione comunale per l’organizzazione dell’evento in ogni minimo particolare e del Parco Nazionale del Pollino.
In una dichiarazione la capodelegazione del Fai-Pollino dott.ssa Donatella Laudadio ha tenuto a sottolineare ha tenuto a sottolineare come le “Giornate di Primavera” di Morano Calabro “sono state un vero successo avendo richiamato più di un migliaio di visitatori che hanno potuto apprezzare la bellezza architettonico-paesaggistica del Castello Normanno, incastonato in una impareggiabile cornice montuosa; lo splendore degli arredi e del coro ligneo della chiesa dei SS. Pietro e Paolo, nonché emozionarsi difronte alle bellissime statue in marmo bianco di Pietro Bernini, padre del più famoso scultore, conoscere le varietà e gli esemplari della fauna del Parco nel Museo Naturalistico del Nibbio. La manifestazione è stata poi allietata dalla prestazione del gruppo del minifolk e dalla interessantissima esibizione dei falchi e dei barbagianni della associazione dei Falconieri. I visitatori hanno potuta anche ammirare i magnifici costumi d’epoca, utilizzati durante la Festa della Bandiera, per ricordare la vittoria medievale dei moranesi sui Saraceni. Tutto questo – ha concluso la dott.ssa Laudadio – è stato un esempio di come si possa, attraverso la conoscenza, diventare cittadini del proprio territorio amandolo e tutelandolo, ma soprattutto, attraverso i monumenti, recuperare la memoria storica delle testimonianze del passato che sono le radici della nostra identità nel presente.”