CASTROVILLARI – Non è certo uno che le manda a dire. Monsignor Francesco Savino, Vescovo della Diocesi di Cassano, è uno che focalizza subito quelli che sono i problemi di una Comunità e più volte ne evidenzia motivazioni e possibili soluzioni. Castrovillari è la città dove spesso viene anteposto la cultura dell’individualismo e del narcisismo che è l’affermazione dell’io. Un modo di vivere la società, come spesso ribadito da Don Francesco, che determina la distruzione della comunità. Tutto ciò contribuisce ad affermare il potere di pochi che determinano una lenta crescita del territorio. Ancora una volta il Vescovo di Cassano è ritornato a parlare della città del Pollino e del suo principale problema. Lo ha fatto durante la sua visita in occasione delle tradizionali “Fucarine”. «Il fuoco è la capacità di volerci bene, mi auguro che questo fuoco possa essere per Castrovillari l’inizio di un volersi bene nella solidarietà e condivisione. Se si è capaci a camminare insieme nella condivisione e nella solidarietà Castrovillari può diventare la città più bella della Calabria» ha affermato Monsignor Savino che reputa la città del pollino come «una bella città» dove purtroppo «qualche volta regna l’invidia che blocca le relazioni umane». Stamattina intanto presso il Seminario diocesano Paolo I”, di Cassano allo Ionio, il Vescovo, mons. Francesco Savino, ha incontrato i sindaci dei 22 Comuni del territorio diocesano per discutere di quelle che sono le priorità di un territorio quali la questione sanità e il caporalato immigrati.