CASTROVILLARI – Il rischio di confonderli per quello che non sono forse si è già riscontrato. In particolare molti cittadini li hanno trasformati per una appendice dell’amministrazione comunale con delega alla risoluzione di problematiche tecniche ai quali non sono deputati. I Comitato di quartiere, che da qualche tempo sono operativi nella città di Castrovillari, altro non sono che «organismi territoriali senza scopo di lucro, di partecipazione democratica dei cittadini» – recita l’articolo 3 del regolamento che li istituisce – finalizzati a facilitare l’aggregazione civica al fine di garantire la diffusione degli interessi e delle esigenze comuni a tutte le sfere sociali. Lo precisa Cristina Cosentino, delegato al Progetto “Verticalia – democrazia dal basso”, colei che più di altri ha preso per mano questo organismo di partecipazione collettiva. La loro funzione è quella di «migliorare la vita del quartiere e quindi nella città. Di sensibilizzare le coscienze dei cittadini per sviluppare una crescita culturale e sociale atta a generare una partecipazione propositiva e costruttiva alla vita istituzionale dell’ente comunale e della cittadinanza nel suo insieme» – spiega – provando ad «avvicinare l’Amministrazione ai cittadini e viceversa; suggerire azioni concrete di sostegno, di ampio raggio di azione e di sviluppo del territorio, che possano migliorare il vivere quotidiano di tutti; promuovere iniziative di solidarietà e manifestazioni finalizzate alla salvaguardia e valorizzazione della cultura e tradizioni locali, in una prospettiva sempre più alta e virtuosa di benessere ed i rapporti con le Istituzioni». A questi organismi, che da qualche settimana hanno iniziato anche le prime assemblee generali (ove più o meno partecipate), è consentito di suggerire all’amministrazione elementi riguardanti la pianificazione urbanistica e rete commerciale; la gestione dei servizi pubblici; la progettazione di opere pubbliche; la definizione del sistema di mobilità. Suggerimenti alcuni già arrivati che «l’Amministrazione ha già preso in carico» spiega Cristina Cosentino. Un lavorio dal basso che sta prendendo vita anche con la nascita di alcune pagine social dedicate (volute e gestite dai rappresentanti dei singoli quartieri) e che presto vedrà l’installazione di «idonee bacheche negli appositi spazi a ciò destinati della città, onde reperire tutte le notizie utili al quartiere di appartenenza. Altra richiesta dei Direttivi dei quartieri a cui nei soli due mesi di vita l’Amministrazione ha già dato corso». la rete dei quartieri cresce, passo dopo passo.