Nasce Cooking Soon. Otto giovani chef raccontano la Calabria

COOKING SOON MANIFESTO

COOKING SOON MANIFESTO

 

COSENZA – C’è un fermento creativo dentro le cucine dei otto giovani chef calabresi. Un ensamble d’alta cucina, under 30, che ha deciso di farsi portavoce – partendo dalla cucina – delle piccole realtà agroalimentari di Calabria, e gettare le basi di un racconto originale di una terra che guarda al futuro, con le sfide che attraversano il food in campo nazionale ed internazionale. Cooking Soon, nato da un’idea di due esperti di comunicazione enogastronomica, Giovanni Gagliardi di Vinocalabrese.it e la giornalista e videomaker Manuela Laiacona, che ne coordinano il gruppo, è un nuovo format di promozione del territorio composto da otto giovani talenti della gastronomia calabrese: Caterina Ceraudo del Ristorante Dattilo di Strongoli (27 anni); Luca Abbruzzino di Alta cucina locale di Catanzaro (26 anni); Antonio Biafora del Biafora Restaurant di San Giovanni in Fiore (29 anni); Gennaro Di Pace di Osteria Porta del Vaglio di Saracena (30 anni); Emanuele Lecce de La tavernetta di Camigliatello Silano (22 anni); Nino Rossi di Villa Rossi di Santa Cristina d’Aspromonte (34 anni); Emanuele Strigaro del Novezerodue di Crotone (26 anni); Bruno Tassone del San Domenico di Pizzo (25 anni). Un concept di fermento creativo in continuo divenire, che «vuole definire percorsi mai battuti fino ad ora nella regione, legare tradizioni, eccellenze, innovazioni, produzioni agroalimentari non solo in opere e lectio gastronomiche ma anche in chiave di marketing turistico». Un progetto di promozione del territorio che verrà presentato ufficialmente domenica 24 maggio alle ore 17.30 presso l’Antica Segheria del Cupone di Camigliatello Silano in Sila. Otto giovani chef, profondamente legati alla propria terra, alle sue potenzialità e risorse territoriali, che hanno voglia di “raccontare” al mondo le meraviglie dei tesori naturalistici, culturali, culinari unici del proprio areale di origine, mosaico mozzafiato di una Calabria multiforme. Il tutto promosso attraverso happening, iniziative e progetti di comunicazione che porteranno i i cuochi ad operare da veri ambasciatori. Caterina, Gennaro, Luca, Bruno, Emanuele, Antonio, Nino ed Emanuele sono pronti a farsi «portavoce delle piccole realtà agroalimentari sentinelle dei paradisi agricoli che costellano la punta d’Italia e collaboreranno con enti e associazioni del territorio. Il nuovo fenomeno made in Calabria è pronto a gettare le basi di un racconto originale che guarda al futuro, affascina nel piatto e traccia nuovi orizzonti». Qualcosa bolle in pentola – recita il claim che introduce all’evento di presentazione – e preannuncia una «rivoluzione» che parte dalle cucine per arrivare al cuore portando la Calabria in uno scenario inedito con una squadra di giovani chef pronti a firmare un racconto unico di una terra altrettanto unica.