Condannato il Sindaco Caterini, si aprono nuovi scenari politici a Laino Borgo

Il sindaco di Laino Borgo Giuseppe Caterini 470x240
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LAINO BORGO – Era il Luglio del 2009 quando i Carabinieri di Castrovillari bussarono alla porta del Sindaco di Laino Borgo, Giuseppe Caterini, accusato del reato di concussione. Il titolare della ditta che si era aggiudicata l’appalto per l’illuminazione pubblica lo aveva denunciato per aver ricevuto numerose pressioni per revocare il subappalto ad una impresa per poi concederla a un’altra da lui indicata. Per quella lunga indagine iniziata nel 2008, dopo un anno dalla sua elezione, Caterini fu arrestato e costretto ai domiciliari. E ieri, all’esito del primo grado di giudizio che lo ha visto condannato a due anni e otto mesi di reclusione, interdizione dai pubblici uffici per un periodo pari alla pena principale, decadrà dalla sua carica di primo cittadino nel suo nuovo mandato di governo. Lo prevede la legge Severino per i condannati per reati come concussione, corruzione, abuso d’ufficio e peculato anche per il primo grado, ragion per cui si prevede che nelle prossime ore potrebbe arrivare la richiesta di sospensione del suo incarico di Sindaco direttamente dal Ministero degli interni per conto del Prefetto di Cosenza. Secondo la Procura di Castrovillari che ha portato avanti le indagini sulla base di quanto denunciato all’epoca dei fatti dalla vittima, Caterini avrebbe abusato della sua posizione e dei suoi poteri per pretendere da Fernando Fazio, il titolare della ditta subappaltatrice dei lavori di manutenzione dell’impianto comunale di illuminazione, l’esecuzione di prestazioni extracontrattuali gratuite. Ma il Tribunale presieduto da Francesca Marrazzo ha ritenuto il Sindaco di Laino Borgo colpevole di aver preteso e ottenuto dal titolare della società che si era aggiudicata l’appalto la revoca del subappalto concesso dalla ditta di Fazio per affidarla ad una impresa altra che era stata indicata da Caterini. All’epoca dei fatti il titolare di Elettromusic (Fazio appunto) si recò alla caserma dei Carabinieri di Laino Borgo comandata dal maresciallo Lorenzo Brogna, oggi destinato ad altro comando, per denunciare quanto subito. Sulla base della denuncia il Gip dell’epoca fece arrestare il Sindaco di Laino Borgo destinando alla misura cautelare dei domiciliari. Il processo subì diversi stop prima di arrivare a conclusione nella giornata di venerdì con la condanna del primo cittadino del comune del Pollino ed il suo successivo decadimento dall’incarico politico che ora apre anche lo scenario cittadino di ritorno alle urne.