Accoglienza, povertà, integrazione. Un convegno con i Sindaci per snocciolare il tema Sprar

convegno 2 febbraio

convegno 2 febbraioCASTROVILLARI – Quale deve essere il ruolo dell’amministrazione comunale nella rete integrata di servizi che provano a rispondere alle emergenze di povertà, solidarietà, integrazione ed accoglienza? Domande alle quali proverà a dare risposta l’amministrazione comunale di Castrovillari in un convegno organizzato il 2 febbraio alle ore 17.00 nella sala 14 del Protoconvento Francescano. Il Sindaco Lo Polito lo aveva annunciato all’indomani delle polemiche che sono seguite alla decisione di aderire al progetto Sprar del Ministero degli Interni. Un evento pubblico per rispondere alle critiche dei gruppi di centro destra che osteggiano l’iniziativa di accoglienza dei rifugiati politici ed anche per rendere edotta la popolazione che si troverà a breve a convivere (come tra l’altro già fa) con etnie diverse. Giuseppe Russo, assessore alle politiche sociali del Comune di Castrovillari, anima di questo progetto di accoglienza sarà colui il quale introdurrà i lavori della tavola rotonda alla quale parteciperanno il Vescovo di Cassano all’Jonio, Monsignor Francesco Savino, che della questioni migranti ne ha fatto un taglio essenziale della sua azione pastorale, il Sindaco, Domenico Lo Polito ed alcuni sindaci del territorio (Vincenzo Tamburi per il Comune di San Basile, Alessandro Tocci per il Comune di Civita) che vivono già l’esperienza della convivenza tra le loro comunità ed i rifugiati e richiedenti asilo. Mariannunziata Longo, presidente di volontà solidale del Centro Servizi per il Volontariato di Cosenza, completa la rosa delle presenze a questo convegno. A questo dovrebbe seguire anche un consiglio comunale riferito proprio all’approfondimento dell’idea Sprar nella città di Castrovillari proposto e voluto dalla maggioranza di centro sinistra come ulteriore momento pubblico di dibattito su una questione spinosa che nelle prima battute aveva creato anche frizioni interne alla maggioranza, oggi compatta sull’idea di aprirsi ai popoli in fuga dalle situazioni di guerra e povertà.