CASSANO ALL’JONIO – Dopo l’apertura solenne in Vaticano della porta santa dell’Anno giubilare dedicato alla Misericordia ad opera di Papa Francesco, anche la chiesa locale vivrà il suo intenso momento di preghiera per dare il via ufficiale all’anno straordinario di grazia. Sarà Monsignor Francesco Savino, Vescovo di Cassano all’Jonio, ad aprire la porta giubilare presso la Basilica Cattedrale della cittadina in cui ha sede la curia vescovile. Poi a distanza di una settimana, il Vescovo aprirà anche le altre due Porte individuate in Diocesi. Una nella chiesa Madonna della Nova, a Rocca Imperiale, venerdì 18 dicembre, alle ore 17,30 e quello della Madonna del Castello, a Castrovillari, domenica 20 dicembre, alle ore 18. Una scelta che oltre ad andare incontro ai fedeli di tutte le periferie, esistenziali e geografiche, punta a evidenziare ferite ancora aperte, come quella rappresentata dalla frana che interessa, ormai da oltre tre anni, il colle su cui sorge il Santuario di Santa Maria del Castello, a Castrovillari. Il Giubileo e l’apertura delle Porte Sante, rappresenta un appuntamento con la storia e con la fede da vivere intensamente come inizio, anche per la nostra diocesi, di un cammino di preghiera e di misericordia. Numerosi, infatti, sono gli appuntamenti già programmati da mons. Savino. Anche più d’uno al mese, che scandiranno le ricorrenze del Giubileo universale, a livello locale. Affiancati dagli incontri previsti nel percorso di riflessione comunitaria in diocesi, sulle opere di misericordia corporali, già iniziati il 3 dicembre e che si concluderanno il 16 giugno. «L’Anno Santo straordinario che Papa Francesco ha indetto dedicandolo alla Misericordia Divina – ha dichiarato il Vescovo di Cassano, mons. Francesco Savino – ci richiama all’ora della responsabilità. La Carità di Cristo, abbracciandoci, ci sospinge a scelte ardue. L’auspicio è che la nostra Chiesa locale si immerga nell’oceano della Misericordia. Misericordia dentro la Chiesa, tra Vescovo, preti e popolo di Dio, fra preti e preti, preti e laici, parrocchia e parrocchia».